Bestiole malandate che si trascinano per anni prima di cedere definitivamente. Animali morti, pianti e rimpianti. Animali risorti. Tranquillizziamo tutti, non stiamo raccontando l’ennesima triste storia dell’ultimo degli Zoo, anche se la tristezza resta sentimento comune.
Agosto 2004, dopo una vita fatta sostanzialmente di stenti, una breve ma gloriosa parentesi ed una vecchiaia a dir poco agonizzante, si spegne il Ciuccio. Si spegne il Ciuccio della Società Sportiva Calcio Napoli.
Marzo 2014, la moria vira verso Sud, sponda orientale. A spegnersi, questa volta, dopo una vita nella quale è quasi sempre rimasto fedele ad un solo e chissà quanto riconoscente padrone, è un povero Gallo, quello del A.S. Bari. Anche in questo caso il tragico evento è accaduto dopo una lunga agonia. Il titolo del Bari Calcio verrà messo all’asta.
Per gli amanti del calcio e soprattutto per gli amanti dei colori della propria squadra, questi eventi sono vissuti come un vero e proprio lutto. La corsa spasmodica verso l’alto, l’incoscienza che porta a fare passi più lunghi della gamba, gli eccessi non fattibili, l’incapacità di accontentarsi. Questi i motivi delle dolorose “morti”. Realtà che vanno meditate. Vero, cari tifosi del Napoli?