Editoriale

Zlatan, sogno di mezza estate: dal video per Ancelotti a “Se succede quella cosa…”

zlatan

Zlatan Ibrahimovic è uno dei giocatori più iconici di questa generazione, ecco perché sognarlo con l’azzurro del Napoli non è reato.

 

 

Se n’è parlato già. Neanche troppo tempo fa.

Zlatan Ibrahimovic al Napoli, una follia a pensarci, per ingaggio, per portata di un affare che appare totalmente fuori dalle tasche della società azzurra. Eppure…

Eppure sognare non è reato. Ed in un’estate di mercato, dove si rincorrono voci e ci si addormenta tra un tweet, un’indiscrezione davanti all’ennesimo programma in tv, rendersi conto al risveglio di aver sognato Zlatan in azzurro non può essere una colpa. Ma andiamo per gradi, giusto per non aggiungerci alla lunga sfilza di strilloni in preda all’isteria che si scatenano due volte all’anno.

31 maggio, Capri, festa di compleanno di Carlo Ancelotti. Tanti i giocatori che hanno tributato il loro omaggio ad uno degli allenatori più grandi della storia del calcio italiano ed europeo. Da Zidane a Shevchenko, da Lavezzi a Cristiano Ronaldo, passando per Sergio Ramos e Gianluigi Buffon. Fino ad Ibrahimovic.

“Mister, se mi chiami corro subito da te”.

Una promessa, un giuramento di fedeltà ad un tecnico a cui è rimasto evidentemente legato da affetto e complicità lavorativa. Ma fino a qui, niente di nuovo. Eppure ci sono le parole che Carlo Ancelotti ha rilasciato proprio ieri a Dimaro al collega di Sky Sport, Francesco Modugno: Vi racconto un retroscena perché mi sono fatto autorizzare. A due passi da noi chiacchieravano in maniera riservata Ancelotti e Giuntoli, forse aspettavano anche incuriositi il nostro live. Ancelotti con una risata molto grassa ha detto: be, siete informati, sapete tutto, anzi quasi tutto perché su una cosa siete distanti anni luce, e se succede quella cosa…”.

 

Quella cosa. Che cosa? Un sogno. Un sogno di una notte di mezza estate, dove si parla tanto, dove si urlano trattative a destra e a manca che difficilmente superano la conta dei fatti. Un sogno che potrebbe parlare di un giocatore di 38 anni (il prossimo 31 ottobre) che nella sua lunga carriera ha affrontato un solo infortunio serio ma che, al momento,  gioca in MLS, un campionato molto inferiore a livello mediatico e tecnico rispetto a quello che può essere la Serie A. A proposito di Serie A, in Italia Ibrahimovic ha sempre vinto lo Scudetto tranne che nell’ultimo anno al Milan, in quell’anno iniziò la lunga serie di Scudetti della Juventus.

Nonostante questo, Zlatan resta un animale d’aria di rigore: 35 gol e 10 assist in 42 partite per lo svedese in America con i Los Angeles Galaxy.

I suoi 38 anni porterebbero esperienza e consapevolezza senza dimenticare la sua personalità che lo rende un idolo indiscusso a livello Mondiale.

Lo sa anche lo stesso De Laurentiis che già nel 2017 espresse il desiderio di avere Ibrahimovic nel Napoli:

Non sono un uomo che invidia, ma mi piacerebbe avere quel grande gigante che adesso sta al Manchester United (il riferimento è Zlatan Ibrahimovic, ndr). Lo conobbi ad una cena a Los Angeles ed è di una simpatia unica. Quando è in campo sembra sempre incavolato, ma invece ha una famiglia meravigliosa ed è un uomo anche estremamente piacevole nella conversazione. Se Maradona collaborerà con noi? Io me lo auguro. Ci siamo incontrati, ci siamo divertiti ad ipotizzare cosa lui potesse fare. Gli ho detto: ‘tu sei uno straordinario ambasciatore del partenopeismo e del Napoli nel mondo. Poichè io sto sviluppando il Napoli in Cina, il Napoli in Asia, il Napoli in Australia, il Napoli degli USA, bisogna che tu faccia l’ambasciatore. Dimmi tu cosa vuoi fare. Stiamo cercando di verificare con lui se è possibile creare varie accademy nel Mondo. “

Ed anche lo stesso Zlatan non ha mai nascosto il suo amore per Napoli e per la passione dei napoletani. E’ risaputo che uno dei suoi desideri è quello di chiudere qui la carriera.

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