In un’intervista che è possibile leggere in versione integrale sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il calciatore della Roma Nicolò Zaniolo ha parlato dei suoi progetti dopo i due gravi infortuni.
Questi i passaggi più interessanti delle dichiarazioni di Zaniolo.
“L’Inter non ha creduto in me? L’Inter penso abbia sempre bisogno di giocatori già pronti, già formati e io magari in quel momento non lo ero.
Con Di Biagio nell’Under21 io e Kean abbiamo fatto un paio di ritardi nella riunione e il mister giustamente si è
arrabbiato. Riconosco di aver sbagliato, ho fatto una cavolata. Il mister doveva dare un segnale al gruppo e ha fatto la scelta giusta nel metterci fuori rosa.
Questi due infortuni mi sono serviti molto. Prima ero un ragazzino inconsapevole che giocava a pallone. Ora penso di più agli infortuni, al corpo, a mangiare e dormire bene. Prima era tutto un po’ una festa, ora è un lavoro. Duro e bellissimo. E non vedo l’ora di ricominciare.
Non ho fretta, sto lavorando bene. Ogni giorno vengo a Trigoria, dopo l’ultima visita a Innsbruck ora si aumenterà il carico e quando la gamba destra e la sinistra avranno la stessa forza e la mia testa sarà pronta, con calma rientrerò. Ho una carriera davanti, non bisogna forzare, farsi prendere dalla voglia di giocare 2-3 partite. È in ballo la carriera, il futuro.
Penso di tornare più o meno aprile. Al massimo. In tempo per gli Europei”