Amin Younes ha rilasciato una lunga intervista a Goal e Spox
“La mia condizione fisica è molto migliorata, se paragonata ai primi mesi passati qui. Ora sto bene e a Napoli mi sento a casa. All’inizio è stata dura: non è mai semplice trasferirsi in un altro paese, parlare una lingua diversa. E poi mi sono infortunato, non potendo esordire prima di dicembre. Adesso mi sento bene, anche perché lo stile di gioco del Napoli non è molto diverso da quello dell’Ajax, con tanto possesso del pallone. L’unica differenza è che qui c’è un livello più alto.
Io non ho mai voluto andare via. Il mio unico obiettivo era e rimane quello di affermarmi al Napoli. A gennaio ho trascorso qualche settimana in Belgio per sottopormi a una speciale riabilitazione e poter tornare in campo al 100%. Il Napoli è sempre stato il club perfetto per me, sin dal primo giorno.
Mertens? Siamo molto amici. Possiamo comunicare senza problemi, perché io parlo un po’ di olandese e lui parla il fiammingo. Ma Dries va d’accordo con tutti, perché è un grande calciatore e una persona ancora migliore. Non si può non amare. Mi ha aiutato a trovare casa, mi ha mostrato le zone della città con i negozi. Lo vedo come un modello, sia come giocatore che come persona. Parla un italiano fluente, ama Napoli. I tifosi lo adorano, specialmente dopo la partenza di Hamsik.
Razzismo? Triste dover parlare di questi argomenti nel 2019… A questi idioti io cerco di dare meno attenzione possibile, perché è esattamente quello che vogliono. Vogliono che la gente parli di loro.
Alcuni risultati, come i pareggi contro Chievo o Sassuolo, ci hanno penalizzato. La Juventus è stata più brava di noi in questa stagione. Il loro calcio non è bello, però è efficace. Hanno giocatori come Cristiano Ronaldo, Mandzukic o Chiellini con esperienza e un’enorme forza mentale.
Scudetto? Sì, è un desiderio enorme. L’intera città aspetta questo trionfo. Tutti sanno che non è molto lontano, che possiamo vincerlo. Certamente non accadrà in questa stagione, ma un giorno ce la faremo. I nostri giocatori non vogliono vincere per loro stessi, vogliono farlo per questa gente appassionata. Non voglio andare via prima di aver conquistato lo scudetto con il Napoli”.