Il presidente del Benevento, Ernesto Vigorito, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino:
“Mi affido come sempre a Eolo: spero che con un soffio provvidenziale spinga la palla nella porta del Napoli.”
Lo diceva anche Leopardi che il sabato è più bello della domenica proprio per l’attesa? La sensazione è quella di andare a un appuntamento unico. Anche perché le maglie azzurre sono state il simbolo della mia giovinezza.
Si è chiarito con De Laurentiis? “Ci siamo stretti la mano. Ci siamo detti che non era intelligente dirci certe cose, lui mi ha ribadito che ci è rimasto male per Pavoletti perché mi aveva dato il suo numero telefono. Io gli ho ricordato che il numero non era il suo ma di un suo collaboratore. E che io ho chiamato mille volte senza avere mai risposte” Sennò avrebbe preso Pavoletti? Non l’avrei preso lo stesso. Ma lo avrei chiamato per dirglielo”.
Chi ammira di più di questo Napoli? “Insigne. Mi piace che non abbia assunto il ruolo di Masaniello che capita nella squadra della tua città”.
Napoli o Juve? Napoli. Ma sono preoccupato dalla capacità della Juve di stare dietro di un solo punto a un Napoli così stellare.
Benevento-Napoli, cosa si aspetta? Sarà una festa di colori e gemellaggio. L’avvocato dice: non scommettete sul Benevento. Però ricordo pure la storia di Davide e Golia. E spero nelle guance paffute di Eolo e nel suo soffio magico»