Diego Armando Maradona, nella sede de La Gazzetta dello Sport ha raccontato sprazzi della sua vita, sia calcistica che privata. Lui ha dovuto superare non poche difficoltà, con grande coraggio è riuscito ad uscire dalla droga. Ecco il racconto de El Pibe De Oro: “Rispetto al calcio di una volta, oggi ci sono tanti giocatori validi ma noi avevamo delle squadre grandissime, era impossibile andare a Como, ad esempio, e vincere 5-0. In Italia si giocava il Mondiale tutte le domeniche. Scommesse? Se il calcio continua così, se la gente comincia a capire che le partite sono truccate andiamo via e mettiamo una telenovela, però non deve scandalizzare il 3-2 dell’Uruguay contro l’Argentina. Soffro sempre quando un calciatore sbaglia, non bisogna abituarsi a delle cose del genere, si deve continuare a credere nel calcio. Ricordo che una volta mi gettai in una pozzanghera per festeggiare, era una gara contro il Perù. Una cosa simile la feci anche anche qua in Italia con la Sampdoria. Palermo in quell’occasione ci regalò la qualificazione, nella gara successiva dovevamo affrontare una trasferta in Uruguay, sapevamo che lì avremmo vinto e così è stato. Perché ho lasciato la nazionale? Mi piace quando mi chiamano “il pazzo del villaggio”, i bambini e gli ubriachi dicono sempre la verità. Non mi sono mai inginocchiato di fronte a chi mi voleva vedere così, come Blatter e Grondona. Se oggi non alleno più l’Argentina è per principio, non perché non abbia lavorato bene. Non mi pento di nulla, sapevamo che la Germania aveva Muller, che doveva marcarlo Otamendi, che c’erano Khedira, Klose, Mertesaker… avevo tutto in testa! Mi hanno tolto tutto, ma non la memoria. Mondiali 2010? Messi non mi ha deluso nel 2010, non ha avuto la fortuna di metterla dentro ma ha fatto un Mondiale straordinario e quando siamo usciti l’ho visto piangere come nessun altro, è il miglior ricordo che ho di lui. Spero che possa aver la sua rivincita, ma sarà dura giocare contro Spagna e Brasile. In ogni caso la Coppa resterà in Sudamerica, di questo sono certo. Roma – Napoli? La partita sarà dura le due squadre devono confermare quanto stanno facendo di buono. Benitez sta facendo un ottimo lavoro, vedo un Napoli diverso, autorevole in campo. Per me ha più fame di vincere della Roma. Sicuramente vedrò la partita, non so se allo stadio o in tv. Il confronto con Pelè? Lui è sempre stato il mio secondo. Quel premio che ha vinto lo hanno creato i suoi amici, non valeva nulla! Tevez o Higuain? L’Apache è stato con me nel 2010, giocavano insieme. Sono due grandi calciatori, ringrazio Dio che siano entrambi argentini. Quando andrà via Benitez? Mi piacerebbe allenare il Napoli, ma i presidenti hanno paura di me perchè non mi faccio mettere i piedi in testa. Il Razzismo? A Verona ci dissero ‘Lavatevi’, ma il nostro massaggiatore disse: ‘Ti giuro che mi lavo tutti i giorni!’. Non mi piacciono queste cose, sono accadute anche a Madrid e Torino, Siamo tutti uguali, ma alla Fifa seguono i loro interessi senza pensare al bene della gente. I pensatori della Fifa hanno 95 anni. Come fai a vedere la realtà se non puoi guidare una macchina? Come sono uscito dalla droga? Ho fatto piangere mia madre ora non c’è più, mia moglie, le mie figlie… ma sia chiaro, ho fatto del male solo a me stesso, non ho trascinato nessuno con me. Voglio dire ai giovani di non provare mai le droghe, succedono delle cose orribili. Un giorno mia figlia Dalma mi disse ‘papà non morire, mia sorella ha bisogno di te’. Da lì ho deciso di smettere. Moratti? Quando ce n’è stato bisogno ha messo mano alla tasca, a differenza di Ferlaino. Thohir avrà tanti soldi, ma Moratti è un uomo di classe”
L’intervista giunge al termine ma a concludere l’evento a sorpresa il rapper Clementino e la consegna della Pagina d’Oro de La Gazzetta dello Sport col titolo MARADONA E’ RE DEL MONDO e così continuerà ad essere.
ECCO L’INTERVISTA INTEGRALE DE EL PIBE DE ORO