Il recupero contro il West Ham iniziato con quarantacinque minuti di ritardo. In questi anni è diventato un esempio di lotta al tifo violento. In occasione della partita di recupero della 35esima giornata della Premier League West Ham-Manchester United, come un fulmine a ciel sereno, il calcio inglese è tornato a rivivere l’incubo degli hooligans.
Palcoscenico del triste episodio la capitale Londra. Il pullman del Manchester United, al momento dell’arrivo allo stadio del West Ham, è stato oggetto di un fitto lancio di bottiglie che hanno infranto anche alcuni vetri del mezzo. Tanto spavento tra i calciatori dello United ma per fortuna non ci sono stati feriti.
In seguito a questo episodio la partita, terminata 3-2 per i padroni di casa del West Ham, è iniziata con 45 minuti di ritardo. Gli “hammers”, così sono soprannominati i tifosi del West Ham, hanno così rovinato la festa per l’ultima partita che si è giocata nello storico impianto di Upton Park, che dopo 112 anni non sarà più lo stadio di casa del West Ham in procinto di trasferirsi allo stadio Olimpico di Londra.
Contrastanti i commenti sull’episodio:
Rooney (capitano del Manchester United): “Non mi aspettavo questa aggressione. Oggi è una notte di grande festa per il West Ham e non pensavamo potesse succedere una cosa del genere anche perché i tifosi degli Hammers sono straordinari”.
Van Gaal (allenatore del Manchester United):“Le immagini mostrano tutto, anche la polizia stava registrando gli incidenti. Non è la prima volta che succede”.
David Sullivan (co-presidente del West Ham): “Potevano arrivare alle 4 e non sarebbe successo nulla. E’ stato folle, sapevano che la strada sarebbe stata intasata. Fosse successo a noi all’Old Trafford non avrebbero mai posticipato il fischio d’inizio”.
Fonte Ansa