“Ma a chi c’iamma accatat’…” ” Ma chi è chist’…”! Così molti tifosi del Napoli ed opinionisti ‘veggenti’ hanno salutato l’annuncio dell’acquisto di José María Callejón Bueno quel lontano 11 luglio 2013. Eppure arrivava dal Real Madrid, certamente non una squadra qualunque.
Invece a distanza di sette anni Rafa Benitez ha vinto la sua scommessa, anzi, ha visto trionfare la sua competenza nello scegliere i calciatori.
Callejón è diventato un’icona del Calcio Napoli con 342 presenze (sesto nella top ten dei fedelissimi) e 82 gol segnati in tutte le competizioni con la maglia azzurra, vincendo due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.
Calciatore indispensabile negli schemi di Benitez prima, di Sarri e Ancelotti poi, anche Gattuso fa fatica ad escluderlo dall’undici titolare malgrado i suoi 33 anni.
Il suo contratto con il Napoli è scaduto lo scorso 30 giugno ma l’emergenza coronavirus ha prolungato la stagione fino ad agosto. E lui, Callejón, non ha voluto abbandonare i suoi compagni e non ha voluto tradire quella maglia che ormai sente sua…come un vero napoletano. Così ha deciso di giocare gratis fino al 31 agosto…poi, magari, “Questo altro anno giocherà con la maglia numero sette” (cit. De Gregori).
Intanto domani Callejón ritrova il Bologna, la squadra contro la quale ha fatto il suo esordio in Serie A e contro la quale ha segnato il suo primo dei 64 gol in Serie A. Era il 25 agosto 2013 e al San Paolo il Napoli batte il Bologna 3-0.
Da quel giorno Callejón in campionato ha saltato solo 11 partite su 260 collezionando così 249 presenze in Serie A.
Proprio contro il Bologna lo spagnolo potrebbe giocare la sua partita numero 250 in Serie A, un traguardo che va festeggiato… alla José María Callejón Bueno.