In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto Umberto Calcagno, vicepresidente AIC.
“Per la multa ai giocatori del Napoli bisogna vedere gli atti, poi comunque deciderà il Collegio Arbitrale. Le norme oggettivamente non prevedono un ritiro punitivo, si capirà in merito se c’erano i presupposti di condizione e di preparazione dei calciatori.
Ci sarà un collegio che vedrà le carte, non può bastare la dichiarazione di una delle parti. Queste cause si giocano soprattutto sulle testimonianze delle persone coinvolte e per esperienza dico che quando nei collegi si è discusso sui ritiri si sono avute delle decisioni più disparate. Con le prove testimoniali si sapranno effettivamente le decisioni come sono state prese. Non c’è un problema di formalizzazione ma bisogna vedere se questa convocazione sia o meno legittima.
E’ possibile che De Laurentiis possa togliere il 25% dello stipendio perchè è previsto dal contratto collettivo. Però tutte le percentuali che superano il 5% devono essere prima vagliate dal collegio e poi trattenute e qui si parla di contenziosi che durano mesi. Dalle situazioni però di ipotetici contenziosi si può riuscire comunque ad ottenere risultati, qui comunque il discorso è più ampio, è di motivazioni, di cercare di ripartire al di là del contenzioso. Bisogna ragionare con 25 teste, perchè sono 25 singoli ricorsi, può succedere che un calciatore può contestare la multa del 5% e altri no.
In Serie A era già successa una cosa simile con il Livorno, tra il presidente Spinelli e Serse Cosmi, in quel caso alcuni collegi reputarono giusto il ritiro ed altri no. Quindi si parla sempre di percezione di come si verificano i fatti. Può capitare quindi che uno può vincere un ricorso ed uno no, perchè a Livorno così successe perchè ci possono essere dei collegi giudicanti che si possono avere delle idee diverse. I calciatori non si sono rivolti a noi prima di agire”