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Versus: Juventus vs Napoli, la più forte contro la più brava

Napoli Juve Analisi Tattica

Domenica sera, ore 20.45 ci sarà il fischio d’inizio di Juventus-Napoli, allo Juventus Stadium va in scena una partita che può chiudere o tenere ancora più aperta la lotta scudetto.

 

 

In questo numero di Versus non ci occuperemo di duelli in campo tra due giocatori selezionati, né di allenatori messi l’uno di fronte all’altro, non ci saranno presidenti o tifosi. O meglio, non ci sarà nulla di tutto questo preso singolarmente, perché verrà tutto preso in considerazione nel confrtonto tra le due squadre più rappresentative della Serie A: Napoli e Juventus, le due squadre che domenica sera nello scontro diretto si giocheranno una fetta enorme di stagione.

Innanzitutto bisogna fare una distinzione, quella tra forza e bravura. Non c’è alcun dubbio che la Juventus sia la squadra più forte di questo campionato, lo dimostrano i numeri: sei scudetti consecutivi divisi tra Conte e Allegri, in cui i bianconeri hanno (considerando anche questa stagione volta quasi al termine) vinto 194 partite su 261, oltre il 74% del totale. Insomma, sommando i pareggi (45) e le sconfitte (22) in questi ultimi sette campionati non si arriva nemmeno alla metà delle partite vinte. Altro dato disarmante è la media gol: 1.99 fatti e 0.6 subiti a partita, una squadra che quindi, arrotondando, segna due gol e ne subisce mezzo ad ogni incontro di Serie A. Senza contare il percorso europeo che conta due finali di Champions nelle ultime quattro stagioni. Come può il Napoli contrastare una potenza del genere? Con la bravura. La Juventus sarà la squadra più forte, ma è altrettanto riconosciuto a livello internazionale che il Napoli sia la squadra più brava di questo campionato. Un gioco che, da quando è arrivato Sarri ha rivoluzionato la concezione di calcio all’italiana, portando triangolazioni, verticalizzazioni e costruzione dal basso con rapidità, qualità e concezione tali da rendere ogni partita un sano divertimento per i cultori di questo sport. Un gioco che, beneinteso, sebbene non abbia mai portato alla società azzurra un benefit in termini di trofei, gli ha permesso di infrangere sistematicamente ogni record societario, da quello di gol fatti, a quello di risultati utili consecutivi, fino a quello dei punti.

Sicuramente tanto delle fortune dei bianconeri è dovuto a risorse economiche che non sono mai mancate alla gestione Agnelli, anche passando per la retrocessione infatti si è sempre potuto contare su un fatturato nettamente superiore a quello delle rivali. Fatturato che le ha permesso di costruire uno stadio di proprietà (che è, dati alla mano, stato un vero fattore nei suoi successi) e di operare sul mercato con metodica tendenza a smantellare le rivali oltre che potenziare l’organico, come dimostrano gli acquisti nella stessa sessione di mercato di Pjanic ed Higuain. Disponibilità che il Napoli non ha e che si traduce in una profondità di rosa che ancora una volta rimarca la differenza tra forza e bravura. E’ più forte una squadra che ha a disposizione una rosa di oltre 20 elementi e che può contare in una panchina con elementi forti almeno quanto i titolari. La squadra rivale, sebbene con tutti i “se” e i “ma” del caso, deve contare su una rosa incredibilmente ristretta e deve quindi trovare con il gioco, con la bravura in campo, soluzioni differenti che le permettano di stare al passo. Ciò poi si sposa con le tendendze dei due tecnici: Allegri è camaleontico, 4-2-3-1, 4-3-3, 3-5-2 e ci fermiamo qui per non fare gli appassionati di nuemerologia. Tanti moduli diversi applicati in questo campionato a seconda di avversrario ed esigenze, mentre il Napoli di base ha solo il suo collaudatissimo 4-3-3 con cui Sarri ha costruito le sue fortune partenopee. Differenza di budget e di uomini, di possibilità e di concezione di calcio, il confronto tra potenza e intelletto, tra pratica e filosofia, tra forza e bravura.

Mai come in questa Serie A questo confronto può aprire uno spiraglio e squarciare una volta per tutte quel velo di Maya che impone l’assunto del: vinca il più forte. Il Napoli domenica andrà a Torino per cambiare le carte, cambiare gioco, cambiare mentalità. Perché, ed è la speranza di ogni tifoso azzurro, a volte è bello poter pensare che sì, almeno una volta, possa vincere il più bravo.

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