Carlo Verna, giornalista della Rai, ha parlato ai microfoni di Radio Marte di Palemo-Napoli e delle scelte di Sarri in vista della ripresa del campionato.
“Pescara è un capitolo a parte, Sarri è un diesel, uno a carburazione lenta ed il Pescara era al ritorno in Serie A, ci sta che abbiano fatto due gol sulle ali dell’entusiasmo, poi la ripresa è stata un’altra storia. A Palermo la situazione è totalmente diversa, ho seguito De Zerbi a Foggia, il suo gioco ha bisogno di essere assimilato, ha molto in comune con quello del Napoli, convengo con Zamparini che lo considera il nuovo Sarri. Ma ripeto, ha bisogno di tempo, almeno un mese per entrare in palla, almeno questo è quello che penso, il Napoli deve essere implacabile e non lasciare spazio ad entusiasmi eventuali dei rosanero durante la partita.
Il turnover? E’ sempre un rischio, ma è necessario, il problema non è solo di ballottaggi, ma di equilibri quando si fanno dei cambiamenti nello schema di base. In questa fase preferirei vedere dei giocatori esperti per fare il turnover, come Giaccherini, piuttosto che un Rog o un Diawara che devono ancora ambientarsi. La cosa bella dell’organico del Napoli quest’anno è che ha tante soluzioni da mettere a disposizione del tecnico ed il minutaggio con tutti questi impegni ravvicinati è fondamentale.
La speranza è che non si metta Sarri sotto pressione, magari con delle parole del presidente che richiede di giocare con un certo modulo. Del tipo, non è che perchè De Laurentiis chiede di giocare con il centrocampo a due il mister si deve sentire obbligato a farlo. Quello che si chiede a Sarri è di prestare maggiore attenzione alle variazioni e agli aggiustamenti tattici, non cadere nell’integralismo dell’anno scorso. Accorgimenti che ha fatto già, ad esempio, stringendo gli esterni d’attacco”.