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Vergogna La Spezia e la solita multa. Ipocriti come sepolcri imbiancati.

spezia tifosi

Quello che è accaduto a La Spezia è talmente disgustoso che si ha quasi vergogna a parlarne.

Cori razzisti, vomitati contro un popolo, auspici di apocalittiche distruzioni, offese irripetibili alla memoria di Diego Maradona. Ripensarci, dopo la tragedia che ha colpito la Turchia e la Siria fa venire la nausea. Verrebbe da chiedere, a quei subumani se, dopo aver visto le scene della devastazione vera e i morti veri, sono consapevoli di quello che hanno augurato a Napoli.

Probabilmente non saprebbero rispondere. O, ancora, cosa proverebbero se, un perfetto sconosciuto, gli cantasse davanti al muso una canzoncina che irrida alla morte di un loro caro. Tutto questo, ha fatto il giro del mondo in pochi minuti e il calcio italiano ha fatto, come se ce ne fosse bisogno, l’ennesima figuraccia.

Però, sono tutti pronti a stracciarsi le vesti e battersi il petto per le parole di Santoriello. In totale confusione e preda di una retorica sterile e isterica. Ipocriti, come sepolcri imbiancati. Ormai, siamo oltre la vergogna ma le istituzioni si tappano le orecchie e girano, ancora una volta, la faccia d’altra parte.

Sordi, ciechi, muti e impotenti e si chiedono perché la SerieA incassi le briciole per la vendita dei diritti. Nel mondo civile, nessuno pagherebbe per assistere a scene come quelle. Invece, in Italia, l’unica sanzione a tutto questo, è la solita multa da tariffario standard. “Un fiorino” qualunque cosa fai, lo avevano già spiegato Benigni e Troisi.

Infatti non ci resta che piangere.

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