Il commissario tecnico della nostra Nazionale ha parlato in conferenza. Queste alcune sue dichiarazioni.–
“Jorginho? non veniva convocato perché ci schieravamo in modo incompatibile alle sue caratteristiche, nulla contro di lui. Adesso dobbiamo fare qualunque cosa per agguantare la qualificazione e quindi attueremo ogni soluzione tattica necessaria.
Belotti? C’è chi sta meglio e chi sta peggio. Dinanzi a questo obiettivo sono questioni secondarie, serviranno tutti. Andare al Mondiale è importante per tutti. Appuntamento cruciale per le carriere di tutti, giovani e meno giovani.
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Gli oltre sessantacinquemila biglietti venduti per il match di San Siro sono la risposta più importante. Ringrazio i tifosi. Il resto è soltanto aria fritta. La sconfitta contro la Spagna ha minato alcune certezze ma non la nostra convinzione. Noi andremo al Mondiale.
Voglia di stupire? Non c’è da stupire ma soltanto e assolutamente da andare al Mondiale. Zaza? ha avuto un percorso ed è qui per merito, credo sia un giocatore migliore rispetto a due anni fa. Mai preso in considerazione il fatto di non andare al Mondiale, ed ho sempre sentito la vicinanza della Federazione. C’è da fare una premessa. Abbiamo potenzialità per fare molto più di quello che si pensa, però adesso dobbiamo pensare alla Svezia che è un passaggio obbligato.
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Perchè così tanti calciatori chiamati qui? Avere due match in 72 ore spiega il perché siamo in 27. Ci sono diffidati, potrebbero esserci infortuni. Nulla va lasciato al caso. Il Paese è con noi, lo è sempre stato. C’è attesa e voglia di festeggiare qualcosa che riteniamo di meritare. Possiamo fare grandi cose in casa e in trasferta. Svezia è squadra organizzata e fisica. Pericoli e opportunità sono noti. Crescita delle squadre italiane non è automaticamente crescita della Nazionale. Il Napoli ad esempio gioca con soli due italiani al massimo fra gli 11. Non ci sono più i blocchi di anni fa, oggi quando va bene ce ne sono tre dello stesso club”.
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