A Radio Marte è intervenuto Giampiero Ventura, che ha parlato di Ancelotti, del Chievo e del lavoro di Mancini con la nazionale italiana.
Giampiero Ventura è intervenuto a Radio Marte, e gli argomenti toccati sono molti. Si passa dal primo anno di Ancelotti fino ad arrivare al lavoro di Mancini con la nazionale; di seguito il suo intervento.
Si discute di questo primo anno di Ancelotti
“Si discute, il calcio è fatto di questo. Alle volte si deve accettare; ad inizio anno ho detto che non sarebbe stato facile, perché i tifosi si erano abituati bene ai risultati e soprattutto al gioco. Il primo anno poteva essere messo in preventivo che ci potevano essere delle difficoltà.
L’anno prossimo è quello decisivo perché Ancelotti ha capito come funziona, e ci saranno delle richieste specifiche. Le aspettative saranno importanti ed è inutile dare ora giudizi molto positivi o molto negativi.”
Chievo battuto per 3 a 1, che tu hai allenato solo per quattro partite. C’era poco da rimediare?
“Questo è un discorso più ampio e non ci voglio neanche ritornare; era evidente che c’erano delle problematiche di varia natura. Si parlava di programmazione futura, io ritenevo che era più logico programmare. Ho capito che non c’era possibilità e mi sono fermato.
Mi dispiace perché comunque il Cievo ha rappresentato una storia importante del calcio e mi auguro che possa tornare presto in Serie A.”
Giovedì Ancelotti vuole giocarsela con tutti gli attaccanti; pare che può usare il suo modulo, il 4-2-4
“Io starei attento a dire così dato che è bandito; non so che farà Ancelotti ma è chiaro che è l’ultima occasione e l’ultimo obiettivo del Napoli. Saranno tutti concentrati per raggiungerlo. Non è facile perché di fronte ha una grandissima squadra.
Solo ancelotti sa come scenderanno in campo, perchè lui conosce tutto quello che c’è dietro. Comunque dipende dai giocatori che hai per quel modulo; devi valorizzare le caratteristiche dei giocatori che hai. Per fare un determinato modulo devi avere i giocatori adatti.”
Sul lavoro di Mancini con la nazionale e sul suo lavoro
“Un lavoro ottimo; conta quello che sta seminando Mancini e ha trovato terreno fertile. Ora ci sono parecchi giovani che sono molto interessanti come Bernardeschi, e ce ne saranno altri come Zaniolo o Kean che formeranno la base dell’Italia calcistica futura. Un’Italia futura che si può prendere di nuovo il panorama calcistico mondiale.
Il tempo ha spiegato tante cose su quello che è successo. L’importante è che adesso Mancini ha la possibilità di portare l’Italia dove merita. Lo saprete fra 15 giorni dove allenerò perché sto aspettando delle risposte.”