L’Aia sta valutando la possibilità di istituire un team in regia-live composto da ex arbitri esperti.
Dopo il clamoroso contatto tra D’Ambrosio e Zaniolo, il Var è tornato nuovamente al centro di critiche e polemiche. Sia per la mancanza di equità nella valutazione degli episodi, sia per il protocollo. Due nodi importanti da sciogliere per l’Aia, che ora starebbe valutando la possibilità di istituire una “cabina di regia” centralizzata per garantire omogeneità alla video assistenza come a Russia 2018. Una sorta di team speciale, composto solo da ex arbitri di grande esperienza.
L’idea, interessante, prenderebbe spunto dalla felice esperienza del Var ai Mondiali. Previa autorizzazione della Fifa, l’Aia starebbe pensando di staccare un gruppo di addetti alla video assistenza, centralizzando le operazioni di controllo e valutazione. Una sorta di “squadra speciale”, in cui far confluire anche i direttori di gara che hanno appena lasciato il campo per motivi anagrafici e che possano garantire al team grande esperienza nella valutazione degli episodi dubbi. Un po’ quello che ha suggerito anche Spalletti di recente e che da qualche tempo chiedono a gran voce un po’ tutte le squadre di Serie A.
Ma non è tutto qui. Tra le modifiche al vaglio dell’Aia, infatti, ci sarebbe anche un importante aggiustamento al protocollo della video assistenza, con l’allargamento del raggio di azione del Var dai soli falli di mano in area ai “contatti bassi” e ai “body check”. Un cambiamento cruciale per evitare nuove bufere e fornire maggio supporto al direttore di gara. In questo caso prima occorrerà il via libera dell’Ifab, ma il pressing pare sia già iniziato. Dopo le polemiche, il Var del futuro prende forma.
–
Fonte: sportmediaset