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Universiadi: a Balich lo show d’apertura, occhi sul “Tuffatore di Paestum”

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Cominciano le Universiadi, tutti pronti per lo show d’apertura. Anche il presidente Mattarella al San Paolo. Ecco quanto riporta La Gazzetta dello Sport.

 

 

Dieci giorni dopo il trionfo di Milano-Cortina a Losanna, un altro grande palcoscenico sportivo italiano viene riempito dalla creatività di Marco Balich, il “mago” delle cerimonie olimpiche. Davanti ai membri del Cio era stato proiettato il filmato che illustrava la nostra candidatura ai Giochi del 2026 firmato dall’artista con la Marco Balich Worldwide Shows. La stessa sigla che darà vita alla cerimonia di apertura delle Universiadi in un San Paolo tutto rinnovato (apertura dei cancelli dello stadio alle 18, via alle 21 con diretta tv su Rai 2). È il tratto comune di due storie diverse che si propongono in fondo gli stessi obiettivi: far fare bella figura all’Italia davanti al mondo e regalare al territorio un’eredità per far crescere le opportunità di praticare lo sport anche dopo il grande evento. Non è un caso che a presenziare alla cerimonia ci sarà il presidente della repubblica Sergio Mattarella dopo le parole pronunciate nel videomessaggio trasmesso a Losanna.

Sarà uno spettacolo che mischierà identità e accoglienza, tradizione e apertura verso il mondo. Da una parte la sirena Partenope interpretata dall’apneista Mariafelicia Carraturo, dall’altra i migranti che porteranno i cartelli delle 124 nazioni partecipanti. Con Bebe Vio, vestita Armani, che farà sventolare il nostro tricolore. E poi i ragazzi del judo della mitica palestra dei Maddaloni a Scampia e i Pink Floyd interpretati da Anastasio con i ragazzi della scuola media di Meta. La voce di Andrea Bocelli proporrà tre brani alla fine, fra i quali “Funicolì Funicolà”. Ma ci sarà un altro protagonista, non sappiamo ancora in che modo e con quale ruolo, il più vecchio di tutti: il tuffatore di Paestum. Si è parlato molto di tuffi in questa vigilia grazie alla ristrutturazione che ha restituito alla Mostra d’Oltremare di Napoli la vasca abbandonata da 43 anni (ultima gara i campionati italiani con Klaus Dibiasi, anche lui presente in questi giorni a Napoli). Ed ecco allora la mitica tomba di Paestum, uno dei tesori del Museo Archeologico davanti ai templi, meta imperdibile dei flussi turistici, riscoperta nel 1968 dopo essersi “nascosta” al mondo per quasi due millenni e mezzo. Il dipinto è stato interpretato come un’allegoria del passaggio dalla vita alla morte. Stavolta, invece, sarà un punto di partenza per le Universiadi che cominciano.

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