Lontane, ma non troppo. La Napoli sportiva ha spesso avuto punti di contatto con la Torino sportiva, sponda granata. Non sono pochi i calciatori che hanno svestito la casacca granata per indosasare poi quella azzurra o viceversa. Molti, meno noti, non saltano alla ribalta della cronaca ma nomi come Luciano Castellini, Massimo Crippa o Giovanni Francini, non possono essere dimanticati. Il primo, protiere nativo di Milano, nel lontano 1970 indossa la casacca granata del Toro e ne rimane fedele per ben otto anni fino a quando, nel 1978, non indossa quella azzurra del Napoli. Delizia il pubblico partenopeo con i suoi felini interventi a difesa della porta azzurra per ben 7 stagioni tanto da meritarsi il soprannome di “Giaguaro”. Noto il detto “vedi Napoli e poi muori”, ebbene, calcisticamente, il Giaguaro muore a Napoli. Con la casacca azzurra all’età di 40 anni, appende le scarpette al chiodo lasciando un indelebile ricordo di se nella nostra città. In sedici anni di carriera, dal 1980 al 1996, Gianni Francini, prezioso cursore di fascia sinistra, veste solo due colori: il Granata di Reggiana e Torino e l’azzurro di Brescia e Napoli. Giunge all’ombra del vesuvio proprio in viaggio dalla Torino granata per 5,9 miliardi di lire. Vive con la maglia del Napoli 7 lunghi anni impreziositi dalla vittoria di 1 scudetto, una coppa UEFA e 1 Supercoppa Italiana. Colleziona 184 presenze segnando anche 10 reti. Roberto Policano, potente cursore di fascia sinistra si trasferisce dal Toro al Napoli nel 1992 per 6,5 miliardi di lire. Con la casacca azzurra collezionea 92 presenze e 12 reti. Chiusa l’avventura napoletana, termina anche la sua carriera tra i professionisti. Massimo Crippa, possente e valido centrocampista, ricordato dai bambini per la sua sagoma a forma di “fionda” se osservato di prospetto, transita sull’asse Torino-Napoli nel 1988. Si ritrova accanto campioni di prim’ordine come Ricardo Alemao, Fernando De Napoli e Francesco Romano. Vince con la maglia del Napoli 1 scudetto, 1 Supercoppa Italiana e 1 Coppa UEFA. Dopo 5 anni all’ombra del Vesuvio si trasferisce al Parma per 9 miliardi di lire. Eraldo Pecci a Napoli è stato invece una meteora nonostante fosse giunto nella nostra città con le credenziali di esser diventato una bandiera del Toro a metà anni ’70. Va via dopo una sola stagione senza lasciare particolari segni. Mario Santana, invece, ha percorso il tragitto inverso, ha vestito prima la maglia del Napoli poi quella del Toro. Entrambe le tifoserie non ne hanno nostalgia. Oggi, il Napoli è poco granata ma il Toro è molto azzurro. Nelle fila del Torino Calcio gioca un calciatore di proprietà azzurra, Omar El Kaddouri. Molti invece sono i calciatori granata che mai hanno militato nel Napoli ma che forse tanto avrebbero voluto farlo. Ciro Immobile da Torre Annunziata, Danilo D’Ambrosio da Caivano, Giuseppe Vives da Afragola, Salvatore Masiello da Napoli ne sono la testimonianza. Sarai anche un simpatico Toro azzurro…ma domani andrai assolutamente domato.
Un Toro “azzurro”
di
Pubblicato il