È spettacolo Champions al Camp Nou. È semifinale. È Barcellona-Bayern Monaco. È Pep Guardiola contro Luis Enrique. Maestro contro allievo. L’undici iniziale del Barca: Ter Stegen, Alves, Pique, Mascherano, Alba, Rakitic, Busquets, Iniesta, Messi, Suarez, Neymar. Risponde il Bayern: Neuer, Rafinha, Benatia, Boateng, Bernat, Alonso, Müller, Lahm, Schweinsteiger, Alcantara, Lewandowski. L’arbitro della partita è l’italiano Rizzoli.
La partita comincia con ritmi alti. Le squadre hanno le stesse caratteristiche: giropalla e pressing alto quando si deve riconquistare il possesso. Nel primo tempo si annullano, anche se difensivamente concedono qualcosa. Prima Suarez, solo davanti a Neuer, si fa ipnotizzare, poi Lewandowski lasciato solo in area non arriva di poco su un cross basso di Müller. Il secondo tempo comincia come finisce il primo, senza troppe emozioni, ma al 77esimo esce fuori il talento del fuoriclasse. Messi riceve palla al limite dell’area, su una palla persa in uscita dal Bayern, e fa partire il sinistro a giro sul palo dove Neuer non ha il tempo di arrivare. Il Bayern sbanda e dopo 3 minuti Messi entra in area sulla destra, punta Boateng, lo fa sedere, e scavalca con un cucchiaio di destro l’estremo difensore bavarese. Il Bayern cerca di farsi vedere in avanti, ma l’assenza contemporanea di Ribery e Robben pesa per l’attacco della squadra di Guardiola. Al terzo minuto di recupero, parte il contropiede del Barca con Suarez che anche se contrastato fa arrivare palla a Messi che lancia Neymar solo davanti alla porta e il brasiliano non sbaglia facendo passare la palla tra le gambe del portiere. Arriva il triplice fischio che sancisce la vittoria dell’allievo (Luis Enrique) sul maestro (Pep Guardiola) e mette il Barcellona con un piede già in finale. Al ritorno l’Allianz Arena sarà una bolgia, ma al Bayern servirà la partita perfetta contro un Barcellona che in questo periodo sembra veramente inarrestabile.
Articolo di Massimo Porzio