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Un santuario sportivo per la “Madonna dei calciatori”

Quando fede e sport si uniscono, nasce in Lombardia un punto di ritrovo.

Dopo il Ghisallo, meta di fede dei ciclisti, potrebbe nascere ufficialmente un nuovo santuario-museo anche per i calciatori. Pochi sanno che, da oltre 60 anni, esiste un dipinto di Carlo Cocquio che raffigura la “patrona” di ogni atleta del calcio, “la Madonna dei calciatori“, in una piccola chiesa sul Lago Maggiore a Laveno Mombello.

La piccola parrocchia è meta di tanti sportivi del calcio che vogliono fermarsi a pregare. Il dipinto, che rappresenta la Vergine del Verbano, è stato da poco restaurato ed ha trovato – dopo un lungo girare – la sua casa definitiva. Adesso si vuol dare anche l’ufficialità al luogo come punto di riferimento di tutti quei calciatori credenti.

La storia del quadro è davvero particolare e nasce su idea di don Natale Motta. Il parrocco era grande amico di Franco Ossola, attaccante del Grande Torino che sparirà a Superga, i due durante la guerra salveranno molte vite e aiuteranno i più bisognosi. Don Natale, poco dopo la tragedia dove morì Ossola, apre un istituto intitolato all’amico calciatore e decide di proseguire le opere di bene pensando anche ad una patrona per i calciatori.

Il parrocco commissiona nel 1951 un quadro all’artista Carlo Cocquio per rappresentare una particolare Madonna, il pittore raffigura la “patrona dei calciatori” sul lago Maggiore e su un campo da calcio circondato dalle bandiere delle squadre di Serie A di quell’anno. Il quadro verrà benedetto dal cardinale Schuster e da Papa Pio XIII che lo definirà “opera bella e moderna”.

 

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