È un po’ come il Risiko, ci si concentra sulle posizioni determinanti consolidandole e, poi, si gioca su quelle che lo sono meno, per conquistare ciò che serve alla vittoria finale, o almeno per provare a raggiungerla.
Calciomercato regolato dalle leggi della strategia un po’ Sun Tzu un po’ Risiko.
Il Napoli sembrerebbe utilizzare questa tattica.
Continuità e consolidamento nello staff tecnico con un rinnovo quinquennale per Giuntoli e l’idea di un progetto nel lunghissimo periodo per Ancelotti.
Ma il Napoli è una società di calcio i protagonisti sono i calciatori e, a dispetto di quello che a volte si dice, i migliori li tiene stretti, a meno che loro non scelgano altre vie, sicuramente tappezzate di danaro, spesso meno di successi sportivi.
Oggi gli occhi di tutti sono puntati su Koulibaly, il dio di ebano interprete sublime del proprio ruolo, domani si parlerà di Fabian che nel frattempo studia per diventare campione.
In verità Koulibaly è uno dei punti fermi del Napoli presente e futuro e, a meno di accadimenti, imprevedibili non si muoverà da Napoli nel futuro prossimo.
Solo una maglia diversa dall’ azzurra per Kalidou, quella verde dei leoni del Senegal.