L’esterno partenopeo è tornato in campo dopo il grave infortunio subito a Firenze all’andata.
Da Firenze alla Fiorentina. 154 giorni dopo quel maledetto infortunio al 25’ della sfida dell’Artemio Franchi, dopo un’operazione per riparare la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, Insigne è pronto a tornare titolare.
L’ultima gara giocata dal primo minuto per lui risale proprio al 9 novembre, quando il Napoli conquistò l’intera posta a Firenze. Fu una vittoria dal sapore agrodolce, si era subito intuita la gravità dell’infortunio subìto dall’esterno azzurro che stava attraversando un periodo di forma strepitosa.
Quello che l’ha riportato in campo è stato un percorso duro, accorciato dalla volontà del giocatore di tornare quanto prima possibile. Ha lavorato anche durante le festività natalizie senza mai fermarsi dimostrando grande professionalità ed ora finalmente potrà raccogliere i frutti del suo duro lavoro.
Finora ha giocato solo due spezzoni di partita, a Roma sabato scorso e mercoledì contro la Lazio al San Paolo. Contro i biancocelesti Insigne, entrato all’85’ ed accolto dagli applausi dei tifosi, si è distinto per la cattiveria agonistica dimostrata oltre ad una condizione fisica invidiabile. Il folletto di Frattamaggiore è in forma, lo si è visto quando ha preso palla nella metà campo del Napoli e con un coast-to-coast si è spinto fino all’area della Lazio ed ha concluso trovando sulla sua strada un miracoloso Lulic che ha salvato in calcio d’angolo.
Su quella occasione si sono spente le speranze del Napoli di proseguire il cammino in Tim Cup, competizione che Insigne ha deciso lo scorso anno con una doppietta in finale contro la Fiorentina. Da quella occasione potrà ripartire l’ex Pescara per ritrovare consapevolezza nei propri mezzi e tornare ai livelli cui era prima dell’infortunio.
Se Benitez lo riterrà opportuno, domenica Insigne potrà tornare a vestire una maglia da titolare e ritrovare, un girone dopo, la squadra di Montella che tra ricordi belli e meno belli è presente ripetutamente nella carriera dell’esterno napoletano.
Articolo di: Valerio Intermoia