La prima amichevole tra Napoli e Barcellona giocata all’Hard Rock Stadium di Miami ha comunque offerto diversi interessanti spunti di riflessione.
Al di là del risultato, delle assenze e della condizione fisica non ancora ottimale quella del Napoli è stata senza dubbio una prestazione positiva.
Tanta personalità di squadra e dei singoli contro il Barcellona che, anche senza Messi, è pur sempre una delle squadre più forti d’Europa. Il Napoli ha comunque tenuto bene il campo, ha ribattuto colpo su colpo e ha portato anche un buon pressing alto sull’avversario che fa del giro palla uno dei suoi punti di forza.
Incoraggiante il palleggio del Napoli in uscita dalla difesa e nell’impostazione della manovra che ha eluso il pressing asfissiante degli avversari, anche se macchiato da alcuni errori dettati soprattutto dalla ricerca della giocata più difficile.
Senza entrare nel giudizio sui singoli, anche se Callejon meriterebbe una menzione speciale non solo per il gol, il Napoli sembra essere sulla strada giusta anche se alcune lacune emerse contro i catalani potrebbero far riflettere non poco Ancelotti.
Se è vero che il Napoli come la scorsa stagione ha creato tante palle gol, proprio come la scorsa stagione non è riuscito a concretizzarle. Per puntare a vincere, le occasioni per segnare oltre a crearle bisogna anche trasformarle in gol.
Non a caso la rete che ha deciso la partita segnata da Rakitic è arrivata su un capovolgimento di fronte dopo un’occasione clamorosa a porta vuota mancata da Milik. Ancora una volta dal possibile vantaggio al gol subìto e il ricordo è volato di riflesso alla sconfitta di Milano con l’Inter.
L’altro spunto di riflessione post-Barcellona per Ancelotti potrebbe arrivare dai due gol segnati in fotocopia dai catalani: due tiri da fuori area con avversari lasciati liberi di calciare senza pressioni come avvenuto anche in altre occasioni fortunatamente con altro esito.
Per fortuna certi limiti, se così li vogliamo chiamare, emergono in queste partite dove il risultato ha solo un valore statistico e, un pochino, per il prestigio e il morale.
Ma il tempo per correggerli c’è ancora. Già sabato (23:00 ora italiana a Detroit) ancora contro il Barcellona Ancelotti ha la possibilità di valutare la crescita e i miglioramenti della squadra.
Poi non resta che tirare le somme perché la gara successiva contro la Fiorentina vale tre punti e a Firenze non sono più ammessi errori.