Giorgio Marchetti segretario generale della UEFA ha commentato ai microfoni della RAI la vicenda della Superlega e l’intasamento dei campionati:
“Noi abbiamo un’idea chiara: le competizioni sportive secondo il modello europeo sono aperte.
Partecipa chi merita, non partecipa chi ha un nome. Questa evoluzione di formato non ha fatto altro che confermare questo:
è cambiato il format, non il modo di qualificarsi.
A suo tempo, i tifosi e tutto il mondo del calcio hanno detto chiaramente cosa pensavano del progetto della Superlega e perché non era adatto per il calcio europeo».
Così Giorgio Marchetti, vice segretario generale della UEFA, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1
Il calendario è una delle complessità del nostro tempo, è un argomento sensibile.
Bisognerebbe fare un ragionamento complessivo, che tenga in considerazione anche elementi più oggettivo.
È vero che nel calendario ci sono più partite, però ci sono altri fattori come le rose più ampie e un turnover più ampio.
I dati dicono che di fronte a un maggior numero di partite giocate, il numero di minuti giocati dai singoli giocatori rimane sostanzialmente stabile.
Nella stagione 2023-24 nelle rose di tutti i campionati europei, i top 11 di ogni squadra hanno giocato circa il 70% dei minuti.
Il turnover è in forte crescita. Da stagione a stagione, l’aumento del numero dei giocatori utilizzati da ciascuna squadra è di circa il 10%. Siamo di fronte a un’evoluzione»,