La UEFA mette insieme 11 allenatori della Champions League con un passato da calciatore in una Top 11 ideale.
Un 3-5-2 spettacolare, con un trequartista d’eccezione ed un centrocampo da sogno. Sono tutti ancora lì, su un campo da calcio, seppur dal lato “sbagliato” della barricata, seduti su una panchina ad allenare, alcuni già con ottimi risultati. Perchè la classe non è acqua e la UEFA, stuzzicata dal pensiero, ha provato a metterli insieme in un dream team ideale.
In porta troviamo l’allenatore del Besiktas, Şenol Güneş, vincitore di sei campionati e tre coppe di Turchia dal 1972 al 1987 con la maglia del Trabzonspor, e che da allenatore ha vinto gli ultimi due campionati turchi con il Besiktas, due coppe e due supercoppe di Turchia con il Trabzonspor. Ciliegina sulla torta, due terzi posti come allenatore della nazionale turca, uno al mondiale di Corea e Giappone nel 2002 ed uno alla Confererations Cup in Francia l’anno dopo.
Nella difesa a tre troviamo l’allenatore del Tottenham, Mauricio Pochettino, argentino, ha giocato con Maradona ai tempi del Newell’s Old Boys, squadra con cui ha vinto due campionati argentini. Guada l’oceano e approda all’Espanyol, con cui vince due coppe di Spagna. Da allenatore porta alla salvezza prima l’Espanyol, poi il Southampton, infine siede sulla panchina degli Spurs con cui sale alla ribalta internazionale. Al suo fianco, in questo undici ideale, Massimo Carrera, vincitore di scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Coppa Uefa e Champions League con la maglia della Juventus da giocatore. Con i bianconeri, da allenatore, ha vinto una Supercoppa Italiana nel 2012, per poi sedersi sulla panchina dello Spartak Mosca con cui dal 2017 ha vinto un campionato ed una supercoppa russa. Chiude il terzetto difensivo, Darko Milanič, attuale allenatore del Maribor che, acquistato a 17 anni dal Partizan, ha vinto un campionato e due coppe nazionali. Passato allo Sturm Graz ha vinto due campionati e tre Coppe d’Austria. Ha giocato con le maglie di due nazionali, slovena e jugoslava. Da allenatore del Maribor ha vinto ben 5 campionati, 4 coppe nazionali e due supercoppe Slovene.
Risalendo il campo, andiamo sugli esterni e troviamo un’altra conoscenza del calcio italiano: Sérgio Conceição. Vince due campionati, una Coppa e una Supercoppa di Portogallo prima di passare alla Lazio con cui vince uno scudetto, una Supercoppa Italiana e due coppe nazionali, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa europea. Passa per Parma e Inter prima di tornare a vestire le maglie di Lazio prima e di Porto dopo, vincendo un altro campionato portoghese. Ed è proprio sulla panchina dei Dragões che siede dal 2017. Sulla fascia sinistra invece, pronto a correre Giovanni van Bronckhorst, allenatore del Feyenoord, squadra della sua città, con cui ha inziato la carriera. Troppo lungo il palmares di questo giocatore per riepilogarlo in modo dettagliato: 5 campionati e 10 trofei nazionali vinti tra Feyenoord, Glasgow Rangers, Arsenal e Barcellona, più una Champions League con i balugrana. Da allenatore, sulla panchina della squadra che l’ha lanciato, ha vinto una Coppa d’Olanda, un campionato ed una supercoppa.
Si passa al centrocampo a 3. Apre il terzetto Josep Guardiola, il tecnico del City ha vinto praticamente tutto con il Barcellona (sei campionati, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e due Coppe del Re) prima di migrare in giro per il mondo (tra cui una tappa nel Brescia di Roberto Baggio e Carletto Mazzone). Oro Olimpico con la Spagna a Barcellona ’92. Non ha perso il vizio da allenatore, vincendo, tra le altre cose, 6 campionati, 2 Champions League, 3 Supercoppe Europee e 3 Mondiali per Club divisi tra Barcellona e Bayern Monaco. Lotta e governo al suo fianco con l’allenatore del Chelsea Antonio Conte. Nel curriculum di Conte ci sono 5 scudetti, una Champions, una Coppa Uefa ed una coppa Intercontinentale nelle 13 stagioni alla Juventus. Tre scudetti, una supercoppa Italiana (Juventus) ed un campionato inglese all’esordio (Chelsea) nella sua carriera da allenatore. Chiude il trio, Diego Simeone, allenatore dell’Altetico Madrid che con i Colchoneros ha vinto una Liga ed una Coppa di Spagna prima di volare in Italia. Vince una Coppa UEFA con l’Inter per poi vincere scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana con la maglia della Lazio. Due Coppa America, una Confederations ed un argento olimpico con la maglia dell’Argentina. Il Cholo nella sua carriera da allenatore ha vinto due campionati argentini, con Estudiantes e River Plate, per poi tornare all’Atletico dove vince Liga ed Europa League.
Piccolo stop prima di puntare all’attacco, perchè sulla tre-quarti troviamo il numero 10 della squadra: Zinedine Zidane. 3 campionati e 3 supercoppe nazionali, 2 coppe Intercontinentali, 2 supercoppe UEFA equamente divise tra Juventus e Real Madrid, più una Coppa dei Campioni con la maglia merengue. Campione del Mondo e d’Europa con la Francia, ha vinto 3 volte il premio di miglior calciatore per la Fifa ed una volta il Pallone d’Oro. Da allenatore, una carriera ancora da costruire che però può già vantare una Liga, due Champions League ed un Mondiale per Club. Si chiude questo “Clasico” in attacco con l’allenatore del Barcellona, Ernesto Valverde. El Txingurri ha segnato 44 gol il 170 presenze all’Athletic Club, ma gli unici trofei da giocatore li ha conquistati con la maglia del Barcellona: una Coppa delle Coppe ed una Coppa di Spagna. Da allenatore ha vinto 3 campionati greci con l’Olympiakos ed una Supercoppa di Spagna con l’Athtletic prima di passare aulla panchina blaugrana.