Prima dell’inizio di Euro 2020 il presidente della UEFA Ceferin parla della competizione e ritorna sulla questione relativa alla Superlega.
Il presidente della UEFA Ceferin ha parlato ai microfoni di Rai Sport. Queste le sue parole in merito sulla Superlega e sulla sospensione arrivata nei giorni scorsi:
“Cosa succede ora con la Superlega? Voglio soltanto dire che la Giustizia a volte è lenta, ma arriva sempre. Io non sono entrato nello specifico delle competenze della nostra Commissione Disciplinare, ma ovviamente l’input è risolvere la questione coi Tribunali. Per come la vedo io non è uno stop definitivo, prima chiariamo le faccende legali e poi andiamo avanti.
A volte ho la sensazione che questi tre club siano come dei bambini che saltano la scuola per un po’, non vengono invitati alle feste di compleanno e poi cercano di entrare a patti con la polizia. Il commento di Platini non merita un mio commento; stringere la mano ad Agnelli se lo incontro? Questa è una questione personale, non vorrei replicare ma credo che lui sappia.”
Oltre alla Superlega, un commento su questa edizione di Euro 2020 e sul fatto che si giocherà in 11 nazioni diverse.
“Siamo felici, questo Europeo è un messaggio di speranza, è la luce in fondo al tunnel. Il calcio dà speranza alla gente e questo è importante per noi, non vediamo l’ora di cominciare ed è stato ovvio scegliere Roma per ripartire. Non sono favorevole a questa formula, dove si gioca in 11 nazioni diverse, e non credo che lo rifaremo presto.“