Giovanni Di Pace, dalla readazione di Tuttosport, ha parlato ai microfoni di Radio Marte del titolo oggi in prima pagina sul quotidiano piemontese.
“Il titolo ‘No Sarri No Cry’ non è peggiore di ‘Fuga con la Rubentus’. Anzi, il primo, a differenza del secondo, è un puro e semplice esercizio di ironia.
Sarri sta imparando ad essere più speculativo e noi non ci siamo mai nascosti dal riconoscergli le sue qualità. Riteniamo fuori calibro alcune sue uscite, cose cui si attacca senza senso. Un maniavantismo che non so cosa tradisca, magari del disagio verso delle situazioni, magari un voler distogliere l’attenzione da altre cose come il rifiuto di Verdi, il mercato da cui si aspettava qualcosa di più. Non capisco che c’entri il calendario che è equilibrato.
Quello che succede in campo dipende dalla tensione, dopo o prima c’è una mediazione della ragione. Allegri in questo non so se sia più scafato, ma è più furbo. Forse tutto questo succede perché il Napoli è un pochino debile a livello di persone che si espongano a livello comunicativo. E anche di questo si è lamentato l’allenatore qualche volta. Alla fine fa da catalizzatore di tutto quello che capita di bello e di brutto. Allegri invece ha Marotta ad esempio.
Ci si ricorda solo delle cose che ci fanno dispiacere, ma vorrei ricordare di quando facemmo una prima pagina con il faccione di Conte e con su scritto ‘Ma fatti una risata’, oppure con Galliani o quando la Juve compra qualche brocco. Infine vorrei ricordare che Tuttosport ed il Corriere dello Sport appartengono allo stesso editore, così la smettiamo di dire che apparteniamo agli Agnelli”.
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