Editoriale critico quello di Luca Beatrice, critico d’arte prestato allo sport, che attacca Sarri sulle colonne di Tuttosport.
“Nel mondo dell’arte contemporanea ci sono artisti certamente bravi ma che risultano sopravvalutati. Tutti ne parlano bene per sentito comune, appena scavi un po’ nel loro lavoro risultano invece inconcludenti. Prevedo che molti saranno in totale disaccordo con me: trasferendo il concetto dalla cultura al calcio, due tecnici sovrastimati rispondono ai nomi di Sarri e Conte.
Al Napoli non credo. Magari mi sbaglio e vincerà lo scudetto eppure sono abbastanza certo che l’entusiasmo con cui si saluta l’estetica pallonara degli azzurri non corrisponda a verità. Oltre a ciò che ha imparato a memoria, il Napoli non sa andare. Se incontra una squadra ben organizzata come l’Inter si blocca, si infrange. Se gli capita un team come il Manchester City rivela immaturità e incompletezza.
Di Sarri, inoltre, non mi piace l’eloquio nervoso, l’atteggiamento vittimistico da eterno outsider, per non parlare del look dopolavoristico. Ma questa è un’altra storia. Mi pare un gruppo poco capace di adattibilità, guidato da un mister in difficoltà se costretto a cambiare in corso d’opera.
Nell’ultima giornata di Champions entrambi si sono beccati una sonora lezione di calcio. Chi ha paragonato Sarri a Guardiola forse ci ha già ripensato.”