La Saudi Pro League si gioca in 13 città – da Abha, 2.270 metri sul livello del mare, alla storica oasi di Al-Hasa e alla Mecca, dove gioca l’Al-Wehda – per un totale di 17 stadi.
Di questi un paio non raggiungono i 10mila posti. L’impianto più grande è il King Fahd di Riad, lo stesso che ha ospitato a gennaio le Supercoppa di Italia e Spagna. La casa della nazionale dell’Arabia Saudita. Qui si sfiorano i 70mila spettatori e a giocarci sono in tre: Al-Hilal, Al-Shabab e Al-Nassr.
Il fondo sovrano arabo non è proprietario soltanto del Newcastle in Premier League ma anche dei quattro più grandi club del Paese, Al-Ittihad (campione in carica), Al-Ahli, Al-Nassr e Al-Hilal.
Insieme al Cristiano Ronaldo giocheranno anche Marcelo Brozovic, Seko Fofana, Alex Telles e Sadio Mané. Questa nuova Saudi Pro League poi vedrà protagonisti il Pallone d’oro Karim Benzema, Ngolo Kanté e Fabinho all’Al-Ittihad; Ruben Neves, Kalidou Koulibaly, Sergej Milinkovic-Savic, Malcom all’Al-Hilal; Allan Saint-Maximin, Edouard Mendy, Riyad Mahrez, Roberto Firmino all’Al-Ahli.
E potrebbe non essere ancora finita qui. Il mercato saudita infatti chiude il 20 settembre, una ventina di giorni dopo rispetto alla finestra europea. Ogni club può tesserare fino a 8 giocatori stranieri.