Al San Paolo la qualità del Napoli la spunta contro la tenacia del Verona. Andiamo a vedere come Sarri ha battuto Pecchia.
Il Napoli vince 2-0 e comincia l’anno nuovo così come l’aveva finito. Spazza via le ansie dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, Sarri, mettendo in campo i titolarissimi: Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens ed Insigne. Pecchia risponde con il 4-4-1-1 previsto alla vigilia: Nicolas tra i pali; Caceres e Ferrari terzini con Caracciolo ed Heurtaux centrali; Bessa e Buchel in mediana con Romulo e Fares sulle fasce; Verde a supporto di Kean.
Il Napoli apre le ostilità con grande iniziativa, giocando nella metà campo avversaria e proiettandosi a caccia del gol già nelle fasi iniziali del match. Pecchia dispone le marcature cercando di bloccare le fonti di gioco degli azzurri, ma Jorginho è particolarmente ispirato. Il pressing del Napoli è costante ed efficace, con il Verona che non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso nonostante Pecchia provi ad alternare gli interpreti in attacco con cambi tattici, ma gli azzurri riescono a recuperare palla e a ripartire con efficiacia. Unica pecca di questo primo tempo è stata la poca lucidità in zona gol, con tanti palloni sparati alle stelle da breve distanza e una ricerca, forse troppo ossessiva, della giocata brillante.
Nella ripresa il Verona si trincera nella propria metà campo rendendo più difficile far girare palla per un Napoli che però si proietta costantemente ed in massa nella metà campo avversaria. I tentativi della squadra di casa diventano quindi mano a mano meno lucidi con un Verona asserragliato nella propria area di rigore ed attento in fase difensiva, solo un episodio può sbloccare il risultato. Difatti, arriva su un episodio il gol dell’1-0: su calcio d’angolo al 65′ Callejon scodella in mezzo e Koulibaly anticipa un Nicolas incerto (e non per la prima volta durante la gara). A questo punto il Napoli si rilassa ed il Verona crolla, scoprendo il fianco agli affondi degli azzurri che prendono il secondo palo della partita e sfiorano il raddoppio. Che poi arriva al 78′ su una classica combinazione Insigne-Callejon, con il napoletano che crossa in corsa e lo spagnolo che si lancia in scivolata a segnare il gol del 2-0. La girandola dei cambi non mette in discussione il vantaggio del Napoli, anzi, rende stabile il punteggio con gli azzurri che amministrano la gara fino alla fine.