Analizziamo come Di Francesco è riuscito ad ottenere una clamorosa vittoria contro Sarri al San Paolo.
Napoli-Roma era una partita decisiva per entrambe le squadre, gli azzurri erano chiamati a rispondere alla vittoria della Juventus sulla Lazio arrivata all’ultimo minuto di recupero, mentre la Roma doveva riprendersi dopo un periodo di appannamento e la sconfitta subita dal Milan. Sarri ha presentato l’undici ideale con Reina tra i pali; difesa a 4 con Hysaj, Albiol, Koulibaly e Mario Rui; centrocampo a 3 con Zielinski, Jorginho e Allan; tridente d’attacco con Insigne, Mertens e Callejon. Di Francesco risponde con un modulo speculare, 4-3-3: Allison in porta; Kolarov e Florenzi terzini, Fazio e Manolas centrali; centrocampo con De Rossi, Strootman e Nainggolan; Dzeko punta centrale con Perotti a sinistra e Under a destra.
Primo tempo che parte ad una velocità impressionante, il Napoli imbriglia la Roma nel suo classico giropalla veloce e con i terzini che imperversano sulle fasce, tanto che trova già al 6′ il gol del vantaggio con Insigne che ribadisce in rete un cross basso di Mario Rui. Ma l’urlo di gioia dei tifosi azzurri si spezza in gola quando sull’azione successiva, il Napoli perde palla a centrocampo, Nainggolan lancia Under in contropiede che è bravo e fortunato nel tiro, trovando la deviazione di Mario Rui che fa impennare la palla e disegna una parabola imprendibile per Reina. La Roma continua a pressare alta e aggredire i portatori del Napoli, trovando le condizioni ideali: gli azzurri hanno fretta e impostano con i difensori che si trovano costantemente pressati. Agli uomini di Sarri mancano gli spazi necessari per gestire il pallone e la Roma trova il gol del vantaggio al 26′ con Dzeko che svetta su un cross dalla destra e batte Reina. Il Napoli ha accusato il gol dello svantaggio e non riesce a più a creare occasioni con la consueta facilità. Di Francesco arretra il baricentro, difendendo con tutti e 11 gli uomini, in particolare il centrocampo resta molto indietro per ingolfare ogni traiettoria di passaggio. Nonostante altre occasioni, il primo tempo finisce con il vantaggio giallorosso.
Secondo tempo comandato dal Napoli che ritrova coraggio e fiducia nelle proprie giocate. La Roma è asserragliata nella propria metà campo praticamente per tutti i secondi 45′. Il Napoli va vicino al gol del pareggio più volte con la Roma che praticamente cambia modulo in un 5-4-1. Sarri gioca la carta Hamsik in corsa. La Roma trova folate soltanto in contropiede, limitandosi a controllare i cambi gioco da sinistra a destra degli azzurri, linee strettissime per la squadra di Di Francesco, che ingolfano le linee di passaggio del Napoli e rendono impossibile per gli uomini di Sarri il giocare tra gli spazi. Ci provano con i cross i giocatori del Napoli, ma su questo fondamentale sono troppo avvantaggiati i difensori della Roma. Su un altro contropiede, Dzeko indovina il gol del 3-1 con un gran tiro a giro sul secondo palo, dalla destra. A questo punto Sarri gioca il tutto per tutto inserendo Milik al posto di Jorginho e passando al 4-2-4 con il Napoli che continua a creare occasioni, ma Allison è in serata di grazia. Il Napoli è però in totale confusione e regala praticamente alla Roma il gol del 4-1 di Perotti. Gli azzurri accorciano in pieno recupero con un gol di Mertens, ma è tardi. Al fischio finale, la Roma festeggia una vittoria clamorosa e la cosa migliore da segnalare è il pubblico del Napoli che continua a cantare anche oltre il fischio finale.