Il Napoli batte 1-0 il Crotone allo Scida. Analizziamo da un punto di vista strettamente tattico la sfida tra Sarri e Zenga
Sarri non cambia la sua filosofia ne ovviamente il suo assetto tattico. Il Napoli scende in campo con il suo solito 4-3-3 con: Reina;Maggio, Albiol,Koulibaly,Hysaj; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon,Mertens,Insigne.
Zenga si schiera a specchio con un 4-3-3 composto da: Cordaz; Faraoni, Simic, Ceccherini, Martella; Rohden, Barberis, Mandragora; Trotta, Budimir, Stoian.
Un 4-3-3 che però diventa un 4-4-2 in fase di non possesso per gli uomini di Zenga, con Trotta e Budimir che stringono sui difensori azzurri per non permettergli di impostare il gioco, e Stoian che va invece sulla linea dei centrocampisti.
Dopo il vantaggio azzurro con Marek Hamsik, cambia l’atteggiamento del Crotone che resta con il 4-3-3 anche in fase di non possesso con Mandragora che va in pressing su Jorginho, Crotone che prova ad alzare il baricentro ed essere più aggressivo.
Una partita preparata bene da Zenga, ma alla fine al di là della tattica sono i valori dei giocatori a scendere in campo, e ovviamente la rosa del Napoli è di gran lunga superiore a quella dei calabresi. Il Crotone non riesce mai ad impensierire seriamente il Napoli, l’unico tiro in porta è di Trotta dopo un rinvio sbagliato di Reina.
La partita finisce 1-0 per il Napoli, ma poteva finire con un risultato anche più largo per gli azzurri, che nonostante non abbiano brillato, hanno comunque avuto 3-4 occasioni da goal nitide.