Il posticipo della Serie A va in scena alle 20.45 alla Sardegna Arena. Analizziamo il duello tra Lopez e Sarri.
Cagliari-Napoli chiude idealmente la 26esima giornata di Serie A, in attesa del recupero di Juventus-Atalanta. Attendendo la partita dei bianconeri, gli azzurri hanno la possibilità di portarsi a +4 in classifica proprio sulla squadra di Allegri. Il Napoli viene dalla vittoria contro il Lipsia in Europa League che tuttavia non è servita a permettere agli uomini di Sarri il passaggio del turno, mentre in campionato la vittoria sulla SPAL ha tenuto gli azzurri in testa alla classifica. Il Cagliari invece viene dalla sconfitta sul campo del Chievo Verona ed ha bisogno di punti per allontanarsi nuovamente dalla zona retrocessione che al momento dista soli cinque punti. Lopez schiererà la migliore formazione possibile viste le assenze di Pisacane e di Diego Farias, quindi con Cragno tra i pali e davanti a lui il classico 3-5-3: Ceppitelli e Castan confermati in difesa, con l’unico ballottaggio tra Andreolli e Romagna; Faragò e Lykogiannis sulle corsie esterne mentre in mediana dovrebbero trovare posto Padoin, Ionita e Barella; unico dubbio davanti, Joao Pedro come trequartista o Marco Sau come compagno di reparto di Pavoletti. Per quanto riguarda Sarri invece, squadra tipo pronta a scendere in campo: Reina in porta; Mario Rui, Albiol, Koulibaly e Hysaj in difesa; Hamsik, Jorginho ed Allan a centrocampo; Insigne, Callejon e Mertens in attacco.
Il Cagliari giocherà da subito in modo aggressivo per mettere in difficoltà il giro palla del Napoli, attaccando i portatori di palla e creando densità in mezzo al campo per costringere gli azzurri a giocare di fino, chiudendo le linee di passaggio pulite. In fase di non possesso, quindi, probabile marcatura a uomo di Joao Pedro a schermare Jorginho, con Pavoletti a portare il pressing alla difesa costretta a quel punto a giocare il pallone, con i due esterni a salire sui terzini azzurri e le mezzali, a turno, ad aiutare il pressing centrale dell’ex Napoli. Molta attenzione sulle fasce, dove il lavoro di Faragò e Lykogiannis dovrà tamponare le discese di Hysaj e Mario Rui. Dopo il recupero palla, conterà la capacità di capovolgere rapidamente il fronte di gioco a fare la differenza, appoggiandosi alle sponde di Pavoletti per far salire rapidamente Joao Pedro ed i centrocampisti.
La squadra di Sarri invece molto difficilmente cambierà sistema di gioco, tenendo quindi la linea difensiva molto alta per portare l’inerzia del gioco nella metà campo rossoblu. I movimenti di Hamsik ed Allan saranno fondamentali per liberare Jorginho dalla marcatura tesa a levare ossigeno alla manovra azzurra, così come il lavoro di sacrificio di Insigne e Callejon per aiutare i terzini sulle pressioni degli esterni del Cagliari. Arma a disposizione del Napoli potrà essere quella di allargare gli esterni per sfibrare la difesa di Lopez e consentire gli inserimenti delle mezzali e i tagli di Callejon sulla fascia destra per sorprendere i centrali. Molta attenzione ci vorrà in copertura in fase di non possesso, con Hysaj e Mario Rui che dovranno stare attenti a non farsi prendere alle spalle dagli esterni del centrocampo del Cagliari.