Sarri riesce a battere la sua bestia nera, Gasperini cade in casa e il Napoli conquista tre punti fondamentali nella corsa scudetto. Andiamo a vedere come.
Vince il Napoli nel momento più difficile: una partita alle 12.30, dopo la sosta, in trasferta, contro l’Atalanta di Gasperini che aveva vinto 3 degli ultimi 4 confronti contro Sarri e i suoi. E lo fa ritrovando il gol di Mertens che mancava da oltre due mesi. I padroni di casa hanno presentato il 3-4-1-2 prevedibile alla vigilia, con Berisha in porta; Toloi, Caldara e Masiello in difesa; Hateboer e Spinazzola ad imperversare sulle fasce, Cristante al centro per l’assenza di De Roon, assieme a Freuler; Gomez e Cornelius in attacco con Ilicic dietro di loro. Il Napoli ha risposto con i titolarissimi, fatta eccezione di Hamsik: Reina in porta; Mario Rui, Koulibaly, Albiol, Hsyaj in difesa; centrocampo con Zielinski, Jorginho e Allan; tridente leggero con Insigne, Mertens e Callejon.
E anche l’avvio di partita è come previsto: l’Atalanta pressa alta con grandissima intensità, rimontando il campo con li esterni e piazzando Ilicic a schermare Jorginho. L’azione azzurra parte dai difensori centrali e, per forza di cose, non è incisiva con lanci lunghi a cercare attaccanti che non possono vincere il duello fisico con la difesa nerazzurra. Prova quindi a ripartire rapidamente la squadra di Gasperini, sempre sfruttando la linea in verticale di tre uomini sulla fascia (difensore-centrocampista esterno-attaccante) grazie anche ai movimenti di Gomez e Cornelius che, tenendosi larghi, mandano spesso fuori giri i centrali del Napoli. Ma nemmeno l’Atalanta riesce ad essere incisiva, con il Napoli che lentamente aumenta ritmo di gioco e intensità di pressing andando ad attaccare spesso i difensori nerazzurri in fase di impostazione e rendendo quindi difficile ai padroni di casa costruire gioco (perdendo anche pericolosamente palla).
Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo, con il Napoli a spingere a caccia del gol che può cambiare la partita e lo sfiora subito con Callejon che di testa, da due passi, trova un grande Berisha e il solito Masiello ad anticipare sul rimpallo Mertens sulla linea. Ma il gol è nell’aria e arriva infatti al 65′: Mertens scatta sul filo del fuorigioco e raccoglie un passaggio smarcante di Callejon, Berisha prova a chiudere lo specchio avanzando di qualche passo, ma Mertens entra in area e tira al volo dopo il controllo, il pallone scavala il portiere avversario e il belga sblocca se stesso e risultato. Arriva a questo punto la reazione dell’Atalanta, che torna ad aumentare il pressing, ma il Napoli è attento e concede solo un tiro da fuori di Cristante su cui deve volare Reina. Sono proprio gli azzurri a sfiorare il gol due volte, prima con Hamsik (entrato al posto di Insigne), poi con Rog (al posto di Zielinski) che si divorano il raddoppio davanti alla porta. Gasperini prova a risistemare i suoi dopo i cambi, per rimettere gamba e cattiveria, ma anche se i suoi chiudono nel finale il Napoli nella propria tre quarti campo, non riescono a rendersi veramente pericolosi.