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Trova le differenze

Due episodi simili ma dalla risonanza mediatica diversa. Finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014 all’Olimpico di Roma.
La curva napoletana conversa con il capitano Marek Hamsik sotto gli occhi di tutte le televisioni del mondo oltre a quelli delle forze di polizia. Anche quella viola chiede ai giocatori un confronto.
Match di campionato Parma-Cesena del 25 gennaio.
Antonio Cassano si presenta sotto la curva dei ducali che aveva chiesto un colloquio diretto con tutta la squadra.
Le differenze tra i due eventi, oltre a quelle temporali, sono minime. Sul piano mediatico invece sono evidenti.
Sulla tifoseria napoletana sono nati documentari che cercavano di indagare sulla provenienza e l’identità degli ultrà. Quasi tutti i titoli di apertura di giornali e tg parlavano di come una Curva fosse riuscita a bloccare per minuti una partita sotto gli occhi impotenti del Premier presente in tribuna. La richiesta crociata invece è passata sotto traccia.
Capire il perchè di questo trattamento è semplice: tutto ciò che riguarda Napoli ed i napoletani fa notizia e determina un maggior numero di lettori e ascoltatori.
Quando il medesimo evento ha protagonisti diversi allora perde d’importanza.
Questo è quello che accade nel caso in cui un calciatore azzurro sia vittima di un furto o una rapina.
Nell’immediato viene messa in discussione la permanenza del giocatore di turno a Napoli, con la relativa intervista alla cognata, zia ed ex fidanzata per capire le ripercussioni che il triste avvenimento può avere sulla sua vita oltre che sulla sua carriera.
Se invece succede a Roma, Milano o Torino tutto passa sotto traccia, come una notizia ordinaria.
Non ci resta che aspettare con ansia il giorno in cui anche quella napoletana verrà trattata non meglio, ma come tutte le altre tifoserie d’Italia, sperando di non invecchiare.

Articolo di Alessandro De Mattia

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