Daniele Triolo, caporedattore di Pianeta Milan, ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni di 100x100Napoli.
Napoli-Milan, come arrivano i rossoneri a questa sfida?
“Il Milan arriva alla sfida sicuramente rinfrancato dal successo conseguito prima della sosta a Reggio Emilia contro il Sassuolo e desideroso di fare lo sgambetto alla capolista. Fin qui, infatti, i rossoneri non sono mai riusciti ad ottenere dei punti contro una formazione che li precede in classifica e, pertanto, Leonardo Bonucci e compagni si presenteranno al San Paolo per centrare un risultato positivo”.
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Montella sperimenterà un’ennesima nuova formazione?
“Vincenzo Montella, per la gara di questa sera, ha studiato degli accorgimenti tattici: tre centrali ‘bloccati’ dietro, come Mateo Musacchio, lo stesso Bonucci ed Alessio Romagnoli, per contrastare le insidie del tridente offensivo partenopeo. Due elementi, come Fabio Borini e Giacomo Bonaventura, a fare da ‘ago della bilancia’ dello scacchiere tattico rossonero, con il primo che dovrà sdoppiarsi nelle due fasi, in difesa ed in attacco, ed il secondo che, in fase di non possesso, irrobustirà il centrocampo mentre, quando il Milan porterà il pallone in avanti, si affiancherà a Suso. L’inserimento di un centrocampista in più, Manuel Locatelli, è rivolto al contrasto dei tre palleggiatori azzurri nel settore mediano”.
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Bonucci sembra in ripresa, l’ex juventino è forse stato vittima di se stesso e dell’aura da colpo milionario del mercato?
“Bonucci ha pagato in avvio di stagione, ed in parte sta ancora pagando, il troppo clamore suscitato dal suo trasferimento nonché l’elevata assunzione di responsabilità in un ambiente che, obiettivamente, non conosceva. Pertanto, ha pagato lo ‘scotto’ di un salto nel buio dopo 7 anni di certezze. Può succedere. L’ambientamento, ora, sembra procedere bene: il processo di assorbimento nell’universo rossonero è arrivato a conclusione ed il capitano, come già dimostrato nelle ultime 2-3 partite, sta tornando ai suoi livelli di rendimento abituali. Tornerà molto presto quello di Torino”.
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Chi temi del Napoli e perchè?
“Del Napoli temo, più che i singoli, il collettivo: è una squadra che gioca a memoria, possiede degli automatismi che funzionano, davanti non sbaglia un colpo. Se dovessi indicarti un nome su tutti, direi Dries Mertens, ma più che altro per la cabala, giacché non ha mai segnato al Milan nelle precedenti 8 sfide disputatesi tra San Siro e San Paolo”.
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Che tipo di sfida ti aspetti?
“Mi aspetto una partita dove il Napoli terrà in mano il pallino del gioco, giocherà all’attacco, cercando di fare subito male alla retroguardia rossonera. Gli azzurri di Maurizio Sarri terranno alti i ritmi di gioco, punteranno ad allargare il campo ed a sfondare sugli esterni. Il Milan, al contrario, giocherà quasi esclusivamente di contropiede, e, se vorrà andare a punti questa sera, dovrà cercare di sfruttare al massimo le (presumo poche) occasioni che riuscirà a creare. Cosa che non è accaduta, per esempio, contro la Juventus, contro cui pure aveva disputato una buona partita”.
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