Nel corso di Radio Crc, è intervenuto il giornalista Riccardo Trevisani.
“Quello a cui stiamo assistendo è qualcosa di incantevole dal punto di vista tecnico, tattico e della spettacolarità. Ho fatto tante telecronache al Maradona, ma come ieri mi sono divertito solo a Napoli-Dnipro. In quell’occasione fu la storia di un solo individuo, qua invece ho visto una squadra che gioca per il piacere di giocare.
Ieri ho visto un Maradona molto sul pezzo, raramente ho visto uno stadio così coinvolto se non con Sarri. Questa squadra gioca meglio di quella di Sarri, ha delle variabili in più.
Giocano con la stessa cattiveria che sia il Liverpool o la Cremonese, sanno di avere il gioco per poterlo fare. Spalletti è riuscito a spostare il livello di intensità della squadra due gradini sopra rispetto alle altre, il Napoli parte con 3 gol a partita. Siamo davanti a qualcosa di unico.
Il girone non era semplice ma lo ha reso semplice il Napoli, con 12 punti e 17 gol in 4 partite. Ma quale italiana lo ha mai fatto? Abbiamo vinto tanto, si, ma qui il Napoli sembra il Barcellona di Guardiola. Kvaratskhelia è un’acquisto clamoroso, non ho memoria di un ragazzo che arriva da un campionato non di prima fascia fare queste cose.
Lazio-Napoli è una partita dove Kvaratskhelia ha deciso da solo che gli azzurri avrebbero vinto, è speciale. Ho preso molte critiche perchè ho definito Kvaratskhelia l’acquisto del decennio, non si è mai visto un giocatore pagato così poco diventare il principe del campionato italiano.
Tutti i tifosi godono se la squadra va bene ma se va male iniziano a piagnucolare e prendersela con l’allenatore. La tifoseria del Napoli è molto calda, ma non può essere una colpa perché venire qua e vedere tutto lo stadio pieno è una cosa bellissima.
Il pensiero è quello che ‘anche l’anno scorso abbiamo fatto 8 vittorie’ e altre situazioni che ti hanno portato a sentirti rosicare dentro, ma il Napoli è cambiato.
Insigne è un giocatore che entrava con la pressione addosso, mentre Kvaratskhelia la sente meno e riesce a fare meglio di Insigne.
Kvaratskhelia è uno scherzo della natura. Viene in mente Robben, che faceva sempre le stesse finte ma nessuno gliela levava. La velocità con cui Kvaratskhelia sposta la palla è impressionante.
Dovremmo parlare anche di quello che è diventato Anguissa oppure Lobotka. Spalletti ha fatto un lavoro clamoroso. Ho visto migliorato Mario Rui, Kim non far rimpiangere Koulibaly e non sentire l’assenza di Osimhen è tanta roba.
C’è il clima di festa e Spalletti ha messo i migliori undici lanciando un messaggio: vinciamo pure questa e andiamo dritti. Rrahmani in marcatura è il miglior centrale che c’è.
Olivera è forte. Il Napoli è passato ad avere un Mario Rui di basso livello con nessuna alternativa, ad avere un grande Mario Rui e una grande alternativa.
È la squadra più bella d’Europa, in questi due mesi non è paragonabile a nessuna squadra. Le due squadre più belle, Napoli e Arsenal, hanno fatto un grandissimo lavoro.
L’estetica deve, però, combaciare con le vittorie e questa squadra ha il dovere di portare a casa qualcosa. Apprezzo molto la vittoria di Cremona, perché li ci sono difficoltà e il Napoli dell’anno scorso non avrebbe vinto.
Il 10 giugno sarò a Istanbul a fare la finale di Champions, chissà che non parta con il Napoli.
Vincere la Champions è una questione di fortuna e tanti altri fattori, però il Napoli ha le carte in regola per arrivare in fondo ovunque.”