Calcio Estero

Tramezzani manda il Lugano in fabbrica dopo una sconfitta

Incredibile ma vera la decisione dell’ex vice della Nazionale Albanese dopo una sconfitta per 5-2.

Sembra una storia d’altri tempi, quasi cinematografica da “Allenatore nel pallone“, eppure è successo davvero. Paolo Tramezzani, ex vice di De Biasi nell’Albania ora al Lugano, dopo una sconfitta dei suoi per 5-2 in campionato ha optato per una situazione drastica: una visita agli operai di una fabbrica, “per vedere come la gente lavora e si guadagna col sudore i soldi“.

Un bagno di umiltà per i calciatori che ha detta dell’allenatore stanno prendendo sottogamba la fortuna di giocare nel massimo campionato, seppur svizzero, con uno stipendio non certo da operai. Ieri alle 6 del mattino la squadra non è partita per il campo di allenamento ma bensì per una fabbrica di vernici a Davesco. Un “allenamento mentale” che il presidente del Lugano non ha contestato: “Tramezzani è il mister e può fare ciò che vuole“.

Il famoso “è lunedì che umiliazione“, coro di scherno dei tifosi di gran parte di Italia, si è rivelato realtà per i calciatori del Lugano. Chissà cosa succederebbe in Serie A con il metodo-Tramezzani. Magari la Juventus andrebbe ad allenarsi in FIAT, il Napoli negli studios della Filmauro, la Fiorentina nelle fabbriche di scarpe della Tod’s. I calciatori di Milan, Inter e Roma, date le proprietà internazionali, avrebbero invece più di qualche problema col fuso-orario.

 

 
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