Secondo quanto riportato dal “Corriere dello Sport” oggi in edicola i calciatori della Serie A non sarebbero disposti al lungo ritiro previsto dal protocollo per la ripresa del campionato.
Anche se non è una vera e propria presa di posizione sono comunque tanti i dubbi sui due mesi di clausura che attenderebbe i calciatori previsti dal protocollo.
A questo aspetto bisogna anche aggiungere il timore di infortuni dopo il lungo stop e che la condizione fisica decente non si raggiunge dopo una o due settimane e i pericoli legati agli spostamenti per le trasferte.
A confermare il timore dei calciatori sono le parole dell’attaccante del Cagliari Simeone rilasciate ai microfoni di ESPN:
“Capisco che l’intero paese stia perdendo denaro, ma la cosa più importante è la salute. Stiamo mettendo a rischio la nostra vita, c’è tanta paura: c’è il pericolo di salire su un aereo o di andare in un hotel con persone che non conosci”.
Dubbi confermati su Instagram anche dal difensore della Fiorentina Pezzella:
“Mi hanno fatto tanti test, sangue e urine, anche al centro sportivo. Dal 18 poi dovremo prenotare un hotel, e chiuderci lì come se fosse un bunker, prima di capire se sarà decisa la ripresa del campionato. I giocatori vorrebbero ripartire quando il rischio sarà azzerato, noi abbiamo delle famiglie come tutti, e ci pensiamo”