Questa sera, al Colosseo, in occasione del 42esimo compleanno di Francesco Totti, verrà presentata la sua autobiografia dal titolo “Un Capitano”, scritta insieme al giornalista Paolo Condò.
Dal libro emergono nuovi dettagli circa la fine del suo rapporto con Luciano Spalletti: prima uno screzio in seguito all’intervista rilasciato dall’allora capitano giallorosso alla Rai, nella quale chiedeva più rispetto alla società, vista l’incertezza attorno al suo rinnovo contrattuale. Il tecnico decise di cacciarlo dal ritiro dicendogli: “Tu ormai sei come gli altri, dimenticati di quando eri insostituibile“. “Vigliacco, adesso che non ti servo più mi rompi il c…. eh? Sei tornato qui con una missione, portala a termine” la risposta di Totti.
Ma la rottura definita si ebbe in occasione di un match a Bergamo, con Spalletti che sospettava che l’ex numero 10 della Roma avesse trascorso la notte a giocare a carte con Pjanic e Nainggolan. Al termine della gara, pareggiata dai capitolini grazie ad un gol dello stesso Totti, l’allenatore sbottò: “Basta, hai rotto le palle, pretendi ancora di comandare e invece te ne dovresti andare, giochi a carte malgrado i miei divieti, hai chiuso“. Racconta Totti: “È l’ultimo litigio tra me e Spalletti, nel senso che perdo le staffe anch’io e ci devono separare in quattro perché altrimenti ce le daremmo di santa ragione. Di lì in poi, chiuso”.