L’attaccante bandiera dell’Udinese è nato a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli, ha lasciato il calcio all’inizio di questa stagione.
Spesso quando l’Udinese ha giocato al San Paolo Di Natale è stato costretto a saltare la sfida per infortunio. Casualità che ha dato adito a non poche insinuazioni sulla sua assenza.
In un’intervista rilasciata al Gazzettino Veneto, l’ex attaccante della Nazionale racconta la sua verità:
“So quanto si è detto e si è scritto sul mio conto. Ma non ho mai risposto a simili gratuite accuse. Me ne sono stato sempre zitto. Basta rileggere la storia di Udinese-Napoli, il Napoli si è rivelato una delle mie vittime preferite. Ai partenopei ho rifilato otto gol. E due delle sei triplette realizzate in altrettanti incontri in A le ho messe a segno proprio alla squadra partenopea, a Morgan De Sanctis che ho trafitto con esecuzioni tra le più spettacolari della mia carriera. Altro che paura”.
Di Natale ha poi fatto la sua analisi sulla sfida di domani e sul momento che stanno attraversando le due squadre:
“Non c’è un favorito, ma prevedo che saranno 90′ elettrizzanti, intensi, spettacolari. Il Napoli è una grandissima squadra, ma l’Udinese ha ritrovato condizione fisica e mentale, nonché una valida organizzazione di gioco per cui giocherà senza alcun timore, nella consapevolezza di potercela fare. Delneri sta facendo un buon lavoro che è sotto gli occhi di tutti, ma nel calcio meriti e demeriti sono distribuiti equamente tra tutti i componenti di un club. È sempre stato così La vera forza del Napoli è il collettivo anche senza Higuian, un grandissimo calciatore, continuerà a lottare per il vertice”.
Poi la confessione della sua fede calcistica:
“Ovviamente tiferò per l’Udinese. Da bambino però tifavo Napoli e giocavo a calcio nello spiazzo antistante il tribunale e quando nelle gare casalinghe avevo la fortuna di fare il raccattapalle al San Paolo mi emozionavo a vedere all’opera Maradona che sognavo di emulare. Ma l’Udinese rappresenta per me dodici lunghe, meravigliose stagioni, gli anni più belli della mia lunga carriera. Ho dato e ricevuto. A Udine sono stato davvero bene”.