Ancora una volta la lunga lista degli infortunati scatena la polemica sugli impegni delle nazionali a stagione in corso.
Se è vero che le nazionali durante la stagione hanno sempre interrotto i campionati, è anche vero che tra campionati con troppe squadre e impegni europei dei club moltiplicati prima non si giocava così tanto.
- Logorio fisico e mentale (poi in Italia c’è chi critica gli ipotetici turnover).
- Continui viaggi spesso anche dall’altra parte del mondo che diminuiscono i tempi di recupero.
- Cambi di sistemi di allenamento tra gli allenatori dei club e quelli delle nazionali.
- La differente alimentazione.
Troppi gli ‘attentati’ alle squadre di club che oltre a pagare lauti ingaggi ai propri calciatori, spesso sono costretti a pagare dazio alle nazionali non potendoli poi schierare perché tornano infortunati.
Non fa eccezione quest’ultima sosta che, in attesa delle gare di oggi, ha già presentato un conto salato ai club.
- Neymar (PSG): infortunio muscolare nell’AMICHEVOLE giocata contro la Nigeria.
- Modric (Real Madrid): dopo uno scontro fortuito in Galles-Croazia ha lasciato il campo accompagnato a braccia dai medici croati.
- Sanchez (Inter): nell’AMICHEVOLE Colombia-Cile dopo un intervento dello juventino Cuadrado ha riportato la lussazione dei tendini della caviglia con interessamento dei legamenti.
- D’Ambrosio (Inter): durante il match Italia-Grecia per lui botta al ginocchio e frattura di un dito del piede.
- Zapata (Atalanta): nell’AMICHEVOLE Colombia-Cile l’attaccante colombiano ha rimediato uno stiramento di primo grado all’adduttore.
- Medel (Bologna): anche lui nell’AMICHEVOLE Colombia-Cile ha accusato problemi muscolari alla coscia destra.
- Tomiyasu (Bologna): in Giappone-Mongolia lascia il campo per un problema muscolare alla coscia sinistra.
- Chiriches (Sassuolo): in Romania Far Oer accusa un problema muscolare alla coscia sinistra.
- Chiesa (Fiorentina): durante Italia-Grecia accusa una fitta alla zona pubica.
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