Vivere di Calcio, parlare di Calcio, sognare, addirittura, Calcio, in una città dove tutto sa di Calcio, ti porta a credere che al mondo non esista altro. Poi ti ritrovi a New York, dall’altra parte del Pianeta, in una città impazzita per l’incontro di Basket tra Los Angeles e New York ed in attesa del Super Bowl in programma il 2 febbraio e ci pensi un po’ su chiedendoti come sia possibile che al mondo milioni di persone possano vivere da Atei del Calcio, privi di quella Fede Pallonara che sostiene le nostre vite.
La mente vacilla ed il dubbio ti assale, forse siamo tutti vittime di un’illusione e il Dio Pallone non esiste! Errore clamoroso, quasi quanto quello commesso da Higuain davanti la porta del Chievo, perché basta arrivare al Ristorante Ribalta, tra la 48 E e 12 ST, Greenwich Village, sede del Club Napoli New York per assistere a Napoli vs Chievo e pentirsi amaramente di aver rinnegato la propria Fede.
Uno spicchio di S.Paolo, in terra Americana, non manca nulla: la Passione è la stessa il Tifo pure. Napoletani arrivati qui in vacanza o per lavoro, figli di emigranti di seconda o terza generazione ma anche tanti newyorkesi che di partenopeo non hanno nulla tranne la passione azzurra. “Il Calcio qui è soprattutto Napoli” ci conferma con orgoglio Luca Lombardi, di professione orafo, da quattro mesi a New York che aggiunge: “Io abito a Bensonhurt, Brooklyn proprio sopra l’ex sede dello Juventus club, un edificio enorme chiuso per mancanza di iscritti”.
Terminata la partita la delusione è grande e come in ogni post partita che si rispetti ognuno ha la sua da dire, il presidente del Club Rosario Procino si dichiara in silenzio stampa e delega a parlare uno dei suoi vice, Luca Dombrè che si rammarica per i quattro punti gettati al vento nelle ultime due partite e dichiara: “Ormai dobbiamo preoccuparci più della Fiorentina che della Roma, unica nota positiva della giornata l’esordio di Jorginho che ha dimostrato grande personalità. Mi aspetto almeno due acquisti entro la fine del mercato e grandi successi in Europa League”.
La parola passa ad un altro tifoso, Umberto Castaldo, giovane brand manager nato qui da genitori napoletani e cresciuto al culto della Fede Azzurra: “Il mio calciatore preferito è Lorenzo Insigne, anch’io mi aspetto due acquisti da qui alla fine del mercato ma ogni giorno che passa affievolisce le mie speranze; Benitez è un grandissimo ma sta pagando la sua inesperienza nel Campionato Italiano”.
Arriva il turno di Angelo da trenta anni in terra yankee, questa la sintesi del suo pensiero: “Abbiamo perso troppi punti con le squadre piccole, ci manca la CAZZIMA che invece abbonda nella Juventus. Migliore in campo Mertens, peggiori Maggio e Dzemail, Hamsik ha l’attenuante dell’infortunio”.
Conclude il parterre di ospiti Francesco Cozzolino padre dello chef del Ribalta e nonno in trasferta: “Sono d’accordo con i miei amici, alla squadra manca carica agonistica e mi aspetto un centrocampista ed un difensore entro la fine del mercato, per me il migliore in campo è stato Jorginho”.
A questo punto la partita con il Chievo è archiviata e come tutti i veri tifosi, anche quelli in terra americana già pensano alla prossima sfida di Coppa Italia con la Lazio, dandosi appuntamento a mercoledì. Oramai ogni dubbio è fugato, la Vera Fede Azzurra non ha tempo né confini ed il Dio Pallone è il Re dell’Olimpo Sportivo.
Da New York é tutto linea a Napoli.