Dopo Bologna-Napoli, ecco il terno secco di 100x100napoli:
17 – ‘A Disgrazzia
Di cresta come di interno destro, dentro l’area come fuori, da centrocampista ma anche da attaccante. Marek Hamsik tinge di gloria una serata perfetta, con la quale arriva la prima tripletta con un Napoli di cui ormai è leader oltre che capitano. Nell’1-7 del Dall’Ara il centrocampista slovacco dipinge, insieme alla sua squadra, un capolavoro tattico che cancella e allo stesso tempo rende maggiormente incomprensibile il pareggio interno della giornata passata, vera e propria disgrazia nel mezzo di un percorso lastricato d’oro. E’ da tempo, oramai, che il 17 da queste parti non è più un segno di sciagura, ma piuttosto il simbolo della vittoria.
45 – ‘O Vino bbuono
Se una rondine non fa primavera, non sarà una partita scellerata a cambiare il giudizio su Josè Callejon, autore di una prestazione nervosa e convulsa, culminata nella follia di un rigore regalato al Bologna (e abilmente parato da Reina) e un rosso diretto per reazione. Solo l’ubriachezza potrebbe spiegare i 10 minuti molesti di un giocatore solitamente perfetto nel pensiero prima che nelle gambe. Basti pensare al fatto che, con il cartellino rosso appena rimediato, il numero 7 salterà, contro il Genoa, la sua terza partita contro le 190 gare giocate con la maglia azzurra.
67 – ‘O Totaro int”a Chitarra
La goduria di schiantare così un avversario tanto agguerrito è descrivibile alla stregua di un atto sessuale andato a buon fine. Lo confermano i numeri, e un calcio che trascende il mero gesto atletico per delinearsi come una vera e propria forma d’arte, una poesia d’amore recitata agli 8000 tifosi giunti da Napoli, e una carezza ai tanti tifosi bolognesi presenti, che a stento trovano la forza per fischiare l’ex Diawara, e che vedono i loro cori apocalittici spegnersi man mano nel corso di una partita che non dimenticheranno facilmente. Non lo faremo nemmeno noi.