Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, per parlare del VAR, della cui introduzione fu l’artefice.
“Il Var ha bisogno di protocolli certi, il protocollo dà ancora tanta libertà di giudizio agli arbitri che spesso, però, sbagliano.
Nelle questioni d’area di rigore il Var dovrebbe avere anche più potere, ma ad ora non è così. Il potere dell’arbitro non è mai stato messo in discussione, il Var non è eludibile, è uno strumento che serve per evitare gli errori, l’uomo deve mettersi a disposizione dei mezzi.
Lo strumento è stato messo a disposizione per la giustizia nello sport. Certo il calcio è uno sport più dinamico e difficile da leggere, ci sono i fuorigioco, i rigori, i falli e tante altre cose, ma concordo che in caso di errore macroscopico il Var deve intervenire.
Chi ha in mano lo strumento dovrebbe intervenire. All’inizio tutti erano scettici sul Var, poi io e Blatter ci incontrammo a Zurigo e chiesi l’utilizzo del var in maniera sperimentale e fummo così tra i primi al mondo ad usarlo, Biscardi voleva la moviola in campo ed aveva ragione, Gli arbitri sono una garanzia del sistema, ma possono sbagliare come facciamo tutti, ma devono usare il Var”.