Il presidente della FIGC ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de “Le Iene”.
“Ho colpa sulla mancata qualificazione? mica scendo in campo, tiro i rigori o faccio i gol? come sto vivendo questo momento? ho un’ossessione per queste due partite andate male, gare che non vedevo così drammatiche. Non andare ai Mondiali lo ritengo gravissimo.
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Contro la Svezia abbiamo giocato male, con palla alta contro gente alta un metro e novanta, dovevamo giocare coi piccoletti che però stavano in panchina. La scelta della formazione è stata sbagliata ed è assoluta colpa di Ventura che è una mia scelta, lo ammetto, ma perchè Conte aveva lasciata. La mia prima scelta era Donadoni, ma il presidente del Bologna si oppose pienamente a questa mia idea.
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Non dormo, sono quattro giorni che mi sveglio nel cuore della notte. Mi sento responsabile ed ho fatto una riflessione ponderata al fischio finale dello spareggio, resto perchè ho in mente la continuazione del progetto. In questa Nazionale c’è stata confusione nelle ultime due partite, come si può vedere Florenzi a destra e Insigne in panchina? è stato un peccato uscire anche perchè i ragazzi hanno pianto un’ora dopo la gara ed erano uniti. Buffon? un grande che ha dato la massima disponibilità.
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Se mi è venuto in mente di cambiare Ventura all’ultimo? si ma era impossibile, nell’effettività delle cose volevo imporgli cambi di formazione per la gara di Milano: ma come si fa a non far giocare Insigne? è il calciatore più forte ed è quello che ha trascorso più tempo con me in Francia agli scorsi Europei giocando a freccette. Avevo fatto anche una riflessione su Milano, dove ci sono tanti napoletani che sarebbero venuti ancor di più allo stadio vedendo il loro idolo titolare.
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Ribadisco che la mancata qualificazione dal punto di vista tecnico è colpa di Ventura, ha avuto carta bianca sotto ogni punto di vista, quello che ha voluto ha avuto. Il prossimo CT sarà uno fra Allegri e Mancini? fuocherello! Conte e Ancelotti? fuoco! Stiamo cercando il meglio. La federazione è solida, anche economicamente, il fallimento è altro e quindi non vado via”.