Domani al San Paolo si sfidano gli azzurri primi in classifica contro un Sassuolo in emergenza. Cerchiamo di capire come andrà tatticamente la partita.
NAPOLI – Gli azzurri hanno ormai un modulo consolidato ed è forse scontato parlare di come affronteranno tatticamente il Sassuolo: possesso palla, sovrapposizione dei terzini, verticalizzazioni improvvise, inserimenti dei centrocampisti e tagli degli esterni. Sarri non cambia mai sistema, a prescindere dall’avversario ed è presumibile che la gara contro i neroverdi non faccia eccezione. L’unico aspetto su cui vale la pena, a questo punto, soffermarsi è quanto e come il mister farà ruotare i propri giocatori. Dopo Genova, probabilmente la squadra sarà simile a quella dei titolarissimi: Albiol torna a disposizione e potrebbe giocare assieme a Koulibaly; Jorginho ed Allan in mediana con Hamsik; tridente delle meraviglie. Unica eccezione quindi potrebbe essere quella di Maggio che era già pronto per la partita contro il Genoa a sostituire Hysaj.
SASSUOLO – Bucchi sta ancora cercando identità e risultati. Nel corso di quest’avvio di stagione ha cambiato dal 4-3-3, paradigma ereditato da Di Francesco, al 3-5-2, senza però fissarsi su uno dei due in particolare. I neroverdi sono 15^ posto, con soli 8 punti fatti, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. In più il Sassuolo è in chiara emergenza infortunati. All’appello contro il Napoli mancheranno Goldaniga, Adjapong, Dell’Orco, Letschert, Duncan e Berardi. Previsto quindi l’utilizzo di un 4-3-3 speculare a quello di Sarri, di cui proverà a limitare le sortite offensive impedendo al centrocampo di ragionare con il pressing. Il contropiede è un’opzione sicuramente percorribile vista l’emergenza, la caratura dell’avversario ed il giocare in trasferta. In attacco Falcinelli è favorito su Matri e dovrebbe giocare al centro, con Politano e Ragusa ai suoi lati, ma non è escluso l’inserimento dell’ex juventino in caso Bucchi dovesse decidere di optare proprio per il 3-5-2.