Dominio assoluto del Napoli all’Olimpico, prestazione generosa ma insufficiente della Lazio.
Il Napoli vince in casa della Lazio, ipotecando il terzo posto. Partita dominata dall’inizio alla fine, complice anche qualche imprevisto nell’impianto di gioco messo a punto di Inzaghi, disinnescato al meglio dagli azzurri.
Sarri ha scelto il solito 4-3-3 dall’inizio, con l’unica sorpresa di Strinic al posto di Ghoulam. Inzaghi prova a dare un riferimento in più ai suoi nel reparto offensivo, spostando Milinkovic-Savic sulla trequarti al fianco di Anderson. Tentativo che si rivela inutile: il Napoli inizia la partita con personalità, assediando la Lazio nella propria metà campo fino a trovare il vantaggio con Callejon. Neanche dopo il gol la Lazio cambia volto, probabilmente ci prova senza riuscirci. La gara resta a senso unico. Inzaghi prova a dare la scossa a inizio ripresa, subito dopo il raddoppio di Insigne: dentro Hoedt e Keita, per Bastos e Murgia. Milinkovic-Savic definitivamente a centrocampo, con Parolo spostato in regia e Keita in avanti con Anderson e Immobile. Dopo qualche minuto arriva anche il terzo e ultimo cambio, con Patric al posto di Basta. La Lazio a trazione anteriore prova a ravvivare la gara, ma un Napoli cortissimo e aggressivo tiene bene il campo. Al 73′ il primo, insolito, cambio di Sarri, con Zielinski per Callejon. Il polacco si schiera sulla linea di centrocampo con licenza di spingere in avanti nelle numerose occasioni in cui il Napoli si trova a ripartire. Il piano di Inzaghi non riesce per tutta la durata della ripresa e addirittura il Napoli trova, a tempo scaduto, il gol del definitivo 0-3 con un’azione corale straordinaria che porta Insigne alla doppietta in collaborazione con Milik e Zielinski.
Grande calcio all’Olimpico, per Inzaghi dopo la soddisfazione di aver conquistato la finale di Tim Cup la delusione di dire definitivamente addio alle speranze di raggiungere il terzo posto. Il Napoli di Maurizio Sarri è uno spettacolo tecnico e tattico che sta raggiungendo i massimi livelli di concretezza.