L’ex calciatore della Juventus, Marco Tardelli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Corriere dello Sport.
“Io avrei agito diversamente. Mi sarei presentato in Lega e avrei detto: signori, noi dell’Aic per primi vogliamo contribuire. Come? Istituendo un fondo di solidarietà e parteciperemo materialmente con risorse nostre.
Ho potuto leggere gli ultimi quattro bilanci dell’Assocalciatori, sono pubblici, nessun segreto, e ho notato che i soldi in cassa ci sono. Quando parlo di fondo di solidarietà aperto intendo dire che anche una quota del taglio degli stipendi dei calciatori di Serie A sarebbe destinata ai tesserati delle categorie inferiori e al personale dei club di B, C, Dilettanti.
Sono convinto che se l’Aic avesse tentato la carta del dialogo e dell’iniziativa, anziché quella della reazione muscolare, avrebbe ottenuto molto di più, forse addirittura un accordo collettivo. Avrei voluto vedere cosa sarebbe accaduto se i presidenti si fossero opposti a un tentativo del genere da parte dell’Assocalciatori. Che avrebbe salvaguardato in pieno autonomia e funzione.
Questo calcio non mi piace: la sua insostenibilità, la sua irregolarità di fondo è avvilente e vergognosa. Ci sono campionati che non si reggono in piedi e nessuno fa nulla. Ricordami un’estate fa in cui non abbiamo avuto società cancellate per debiti, altre ripescate, calciatori non pagati, messe in mora, ricorsi al Tar, insomma fallimenti e ancora fallimenti. Bisogna cambiare le regole d’ingaggio e la Serie deve sostenere economicamente la base.
Le linee guida della Lega? Una proposta irricevibile. Bisognava indurla a non presentarla nemmeno. Come? Con la partecipazione diretta sul fondo di solidarietà. Sul piano etico, se il campionato non dovesse ripartire, il taglio degli stipendi sarebbe giustificabile e anche accettato dai calciatori. Sul piano giuridico, invece, impossibile da praticare: tra marzo e aprile tanti sono rimasti a disposizione dei club. Qualsiasi giudice darebbe ragione ai calciatori.
Il calcio deve aiutare il calcio, il Governo non è in grado di salvarlo, se non attraverso una tassazione più equa.
Dico soltanto che la stagione 2020-21 deve cominciare quando si è conclusa la 2019-20. Cosa pensi della proposta di Infantino sull’anno solare? Fammi un’altra domanda.”