In una lunga intervista rilasciata a “Il Mattino”, Marco Tardelli ha parlato del fallimento dell’Italia di Ventura:
“Il calcio italiano dovrà risalire cercando giovani e nuove idee. Il calcio italiano bisogna riformarlo completamente. Il declino non è iniziato da pochi mesi, gli ultimi mondiali sono stati uno peggio dell’altro, una caduta verticale iniziata nel 2006 e nessuno ha compreso i segnali, nessuno ha capito la gravità di certe sconfitte e di certe prestazioni.
Bisogna rimettere al centro di tutto i ragazzini e i settori giovanili. Qunado giocavo io c’erano nei piccoli club dei maestri di calcio e di vita.
La qualità della Serie A è molto calata e i giovani non sognano il passo successivo ma subito il grande palcoscenico.
Il problema non si risolve con le seconde squadre in serie B o in Serie C, ma il punto è che bisogna riformare i campionati. Il problema è che bisogna iniziare ad azzerare la Federazione a tutti i livelli.
Quello degli stranieri è un finto problema, sono oviunque anche in Germania e in Spagna, la differenza la fa l’organizzazione.
Modello tedesco da imitare? Certo hanno raccolto i cocci del fallimento del 2006 e senza concedere vie di fuga a qusto a quel dirigente, tutti via. Oggi hanno 366 cenbtri federali e contano di aprirne altri 45 per formare i giovani più bravi di tutti.
I nostri giovani non hanno l’abitudine a giocare ad alti livelli e il problema della nostra Serie A è che non c’è più un campione italiano come Del Piero, Totti, Pirlo o Baggio. Perchè? Perchè ai ragazzini si insegna la tattica in maniera ossessiva invece bisognerebbe iniziare dal gioco.
Sono deluso per il fatto che Venura non si sia dimesso. Insigne? Chi va in nazionale deve saper giocare in ogni modo ma fare a meno di lui è stata una cosa che non trova spiegazioni. Ventura nei play-off ha fatto confusione ha messo in campo una squadra confusa con Gabbiadini che aveva giocato in nazionale appena 35 minuti”.
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