Gli azzurri hanno espugnato il Dall’Ara con un’ottima prestazione.
Capitano
La personalità e la continuità. Due doti tra le più importanti per un calciatore che aspiri a giocare ai massimi livelli. Due doti che spesso sono state il cavallo di battaglia per i più critici nei confronti di Marek Hamsik. All’indomani della sua prima tripletta con la maglia del Napoli, si può dire con certezza che durante questa stagione il capitano del Napoli sta mettendo in mostra entrambe le caratteristiche in questione. Hamsik è in fiducia, esaltato al massimo dal vestito che Sarri ha cucito su misura per lui. Un perfetto e indispensabile ingranaggio in una macchina meravigliosa.
Dries Mertens, professione: “Vero nueve”
Con la tripletta di ieri, Dries Mertens è arrivato a quota 16 gol in campionato. Al momento è il capocannoniere solitario della Serie A. Un traguardo provvisorio, forse destinato a non durare, ma emblematico della fenomenale stagione del belga. Gol, assist, fantasia. C’è tutto. Mertens ad oggi ha davvero poco da invidiare ai calciatori più forti d’Europa. Il suo percorso nella, fino ad allora, inedita posizione di centravanti si è tramutato in un cammino che sta portando tantissime gioie a tutti i tifosi del Napoli.
Cosa succede, José?
Un episodio anomalo, lo sguardo orgoglioso e mai scomposto tramutato in una maschera di rabbia e stupore. Due minuti di fuoco hanno visto José Callejon prima fare un fallo di mano in area di rigore, causando il rigore poi parato da Reina a Destro, poi reagire a un tocco di un avversario venendo espulso. Prima espulsione da quando lo spagnolo è a Napoli, inspiegabile data la situazione di vantaggio, anche dal punto di vista psicologico. Un black out capita a tutti, il Napoli dovrà fare a meno di lui – cosa che accade molto raramente – nella partita di venerdì contro il Genoa. Da vedere la soluzione che sceglierà Sarri, con Giaccherini sostituto naturale che potrebbe anche però restare in panchina in favore di Insigne spostato a destra oppure di uno tra Rog e Zielinski.
Zielinski fa ciò che vuole
Piotr Zielinski dà una sensazione netta di controllo totale su ciò che accade intorno a lui quando è in campo. In fase difensiva, così come quando ha il pallone tra i piedi. I due assist di ieri sono poesia calcistica che va a sommarsi alle tante ottime giocate collezionate in questo primo anno a Napoli. Destro o sinistro non fa differenza, nei tiri, nei lanci e nel controllo di palla che lo aiuta a mettere in atto il pezzo forte del suo repertorio: la progressione. È nel cambio di passo che Zielinski fa costantemente la differenza, che sia spezzando le difese avversarie oppure lanciando un contropiede. Sarri deve sperare che il polacco resti a Napoli più a lungo possibile.